Interviste

Lucia Manca

Scritto da Annalisa Nicastro

Esce in questi giorn l’album d’esordio di Lucia Manca, giovane cantautrice pugliese. Atmosfere eteree, spazi ovattati, note da carillon e dolci cantilene attraversano tutto l’album.

Esce in questi giorni, per Novunque, l’album d’esordio di Lucia Manca, giovane cantautrice pugliese. Atmosfere eteree, spazi ovattati, note da carillon e dolci cantilene attraversano tutto l’album.

Ascoltando il tuo lavoro ho pensato a te come una creatura dei boschi, una via di mezzo tra una bambola e un elfo.
Sin da piccola mi ha sempre affascinato il mondo fantasioso e favolistico … Alcune volte la musica ti porta in foreste sconosciute dove poter realizzare i propri desideri. Ecco perché molti dei miei testi hanno un tono fabulatorio, scrivo quello che mi circonda, creo intorno a me una realtà tutta mia e lì do sfogo alla fantasia.

A dispetto della tua età i tuoi brani sono pieni di passato, ricordi, memoria …
Forse perché la percezione che ho del passato diventa sempre più sfocata con il passare degli anni, sono molto legata ai ricordi della mia infanzia, e alle volte ho l’impressione di dimenticare ciò che ho vissuto. Alcuni dei miei testi sono delle istantanee di un determinato periodo della mia vita.

Il produttore artistico del tuo lp è il cantautore e chitarrista degli Amor Fou Giuliano Dottori. Com’è nata questa collaborazione?
Ho conosciuto Giuliano Dottori a un suo concerto con gli Amor Fou a Lecce, lui ha sentito i miei pezzi, e ha deciso di curare la produzione artistica del mio disco. E’ subito nata una stima artistica reciproca e una forte amicizia, da lì la collaborazione musicale che mi ha fatto crescere tantissimo dal punto di vista musicale. Ci siamo trovati subito d’accordo sulla direzione da dare alle mie canzoni, inoltre nel disco c’è un pezzo scritto interamente da lui e un altro che abbiamo scritto insieme.

Quali sono i tuoi modelli di riferimento?
Sono cresciuta con i cantautori come Tenco, Ciampi, Lauzi, Bindi, Endrigo, Battisti … crescendo mi sono avvicinata alla musica jazz, ascoltando King Oliver, Jelly Roll Morton, Billy Holiday … Adesso ascolto molto il neo folk alla Fleet Foxes, Beirut, Joanna Newsom, Feist.

Sei stata scelta per la compilation “Puglia sound”, un bel riconoscimento
Si, una buona pubblicità per un artista emergente come me, soprattutto perché è uscita su XL di Repubblica. L’anno scorso, invece, Puglia Sounds ha finanziato un mio spettacolo nel Teatro Comunale di Novoli, all’interno del programma “Produzione spettacoli in Puglia”. Cantare in quel teatro è stata un’esperienza indimenticabile, sia per la sua bellezza, sia per l’atmosfera che ho respirato appena salita sul palco. Un’atmosfera resa ancor più magica dal pubblico elegante e silenzioso che era venuto lì ad ascoltarmi.

About the author

Annalisa Nicastro

Mi riconosco molto nella definizione di “anarchica disciplinata” che qualcuno mi ha suggerito, un’anarchica disciplinata che crede nel valore delle parole. Credo, sempre e ancora, che un pezzetto di carta possa creare effettivamente un (nuovo) Mondo. Tra le esperienze lavorative che porterò sempre con me ci sono il mio lavoro di corrispondente per l’ANSA di Berlino e le mie collaborazioni con Leggere: Tutti e Ulisse di Alitalia.
Mi piacciono le piccole cose e le persone che fanno queste piccole cose con amore e passione. E in ultimo vorrei dire che mica sono matta, ma solo pazza. Pazza di gioia.

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