Articolo di Tiziano Tizzo Papavero
Foto di Yamilè Barcelò
I Lordi, la band horror rock finlandese nota per i loro look da mostri e le canzoni rock con testi ironici e satirici, hanno presentato quel teatro degli orrori battezzato “Unliving PicTour Show” in un’unica data italiana allo Slaughter Club di Milano il passato 26 marzo.
La band ha pubblicato 13 album in studio, di cui il più famoso è “The Arockalypse”, che ha vinto l’Eurovision Song Contest nel 2006. Il brano vincitore, “Hard Rock Hallelujah”, è diventato un successo internazionale e ha portato i Lordi alla fama mondiale. E come tradizione vuole, la band viene introdotta sul palco da “Nosferuiz Horror Show”, un breve spoken-world su cui si innesta “Unliving Picture Show”, dal loro ultimo album “Screem Writers Guild”, che proprio in quei giorni festeggia il suo primo compleanno.
Mr. Lordi in modo giocoso interagisce con il pubblico leggendo qualche parola in italiano scritta su un foglio attaccato sul pavimento tale e quale ad una classica scaletta, ad essere meno classiche sono infatti le parole che elenca con grande destrezza e che suscitano le risate dei presenti. Si prende qualche minuto per comunicarci quanto siano contenti di essere finalmente tornati in Italia e che lo show odierno sarà essenzialmente dedicato all’ ultimo album ed al celebre “The Monsterican Dream”.
Si alza il sipario e la band attacca con “Lucyfer Prime Evil”. Da lì in poi parte una lunga carrellata sui due dischi in questione, interrotta solamente da una sempre godibile “Who’s Your Daddy”, prima del gran finale che porta sui riff di chitarre quelli che sono presumibilmente i loro due brani più celebri, “Would You Love a Monsterman” e “Hard Rock Hallelujah”.
Hanno conquistato un vasto seguito di fan ( che in questa occasione hanno potuto comprare il biglietto per il meet and greet e immortalarsi insieme ai noti mostri) perché si sa i loro sono concerti spettacolari, che includono effetti pirotecnici, costumi elaborati, una forte presenza scenica e la teatralità ispirata al cinema horror che costituisce il tema principale dell’immagine del gruppo e dei testi delle canzoni. Infatti poi veniamo a scoprire a fine serata che Hiisi, l’attuale bassista è un noto attore del cinema horror in Finlandia, il cui nome non ci è dato sapere perché ogni singolo componente della band deve rimanere nel più assoluto anonimato. Una serata all’insegna del divertimento da incubo con creature soprannaturali dal grande coinvolgimento sul palcoscenico. Non sono mancati infatti i coriandoli lanciati sul pubblico e il fumo a spruzzo sui presenti (meglio del sangue finto sparato nell’ultimo tour).
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