Inarrestabile. Ci si potrebbe fermare a questo aggettivo per descrivere il concerto di Kenny Garrett al Blue Note Milano .
Garrett non ci lascia il tempo di respirare; tra un brano e l’altro non esistono spazi fisici, gli applausi tentano di rompere questo fil rouge che viene disteso senza soluzione di continuità dall’inizio alla fine del concerto. Garrett inarrestabile e instancabile non
cede nulla al suo strumento, lo domina , è parte del suo essere. Una sezione ritmica imponente ed incalzante, il rullante della batteria, Ronald Bruner, è il “clic” del metronomo, tempi improponibili, pari, dispari, una vera fucina di suoni e tempi. Contrabbasso, Corcoran Holt, e sezione percussioni, Rudy Bird, fanno il lavoro più di rifinitura che di potenza e alla fine il suono della ritmica è impressionante, una ventata che stropiccia i capelli ad ogni quarto suonato!
E con Keith Brown al piano troviamo una sponda meno esuberante, ma elegante e molto ben definita che accompagna Garrett nelle sue praterie sonore. Un Jazz che che ti fa amare il Jazz ed è un concerto da non perdere se ne avete l’occasione.
Un ringraziamento agli artisti ed al Blue Note.
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