Sound&Vision

Joy Bogat @ Castelvetro di Modena

“La sua voce è leggera come la sua presenza, intimista come i suoi testi”

Joy Bogat è una cantante/musicista di venticinque anni di Hannover – Germania, che, tramite uno stile vocale unico che include voci armoniche, parti rap occasionali e strati di sintetizzatori, descrive il suo viaggio individuale e musicale. Il musicista si fa domande e dà risposte “Ricordi l’ultima volta che ti sei scusato con te stesso?”.
Il suo EP di debutto autoprodotto, With Time, rilasciato nel 2020 è un urlo di speranza. Così, mentre gli altri sono là fuori, inseguono sogni e ogni tanto si perdono, Joy osa cercare i dettagli e le piccole cose che derivano dal prendersi cura di se stessi. Dopo una prima pubblicazione autoprodotta, colpisce da subito la Label berlinese Listen Records che decide di realizzare in breve tempo un secondo EP, pubblicato nel novembre 2021. La sua voce caldissima guida queste tracce tra il Neo Soul e Alternative R&B, dove fa capolino anche la sua grande passione per l’Hip Hop, colpendo per la semplicità e la sua bellezza armonica.
“It’s Different Now” ha già raccolto molti pareri positivi che l’hanno portata a esibirsi nelle principali venues underground tedesche. Ritorna in Italia dopo quell’inverno del 2022, accompagnata dalla polistrumentista Joules the Fox, collezionando una serie di sold out. Ci sono momenti gioiosi che celebrano il prendersi tempo e spazio per se stessi, trasportati musicalmente da groove rilassati e cori fluttuanti, ma anche il descrivere del desiderio di un genitore che vive dall’altra parte del globo trova il suo posto nella sua musica. Mentre s’immerge in argomenti così personali, Joy trova sempre qualcosa di curativo nei luoghi più oscuri, ed è questo che rende la sua musica così onesta rassicurando l’ascoltatore che non si deve sempre avere capito tutto. Joy non è per un pubblico qualsiasi, “bisogna avere la pazienza” per entrare lentamente nel suo mood e farsi portare via.

Joy Bogat trio Ca’ Berti Castelvetro di Modena (Mo) 5 7 2023
Joy Bogat synth, voce
Lasse Altmark basso, synth
Albrecht Bibas batteria

About the author

Alessandro Ettore Corona

Alessandro Corona nasce a Bassano del Grappa (VI) nel ’57. Dopo aver vissuto in varie zone del Veneto, si trasferisce a Bologna negli anni’70, seguendo tutto il movimento artistico di quel periodo; dai fumetti di A. Pazienza e N. Corona, alla musica rock britannica e americana, a quella elettronica di stampo tedesco, al cinema d’avanguardia tedesco e francese, per approdare poi alla scoperta della fotografia internazionale seguendo corsi di approfondimento e di ricerca.

Scatto per non perdere l’attimo.
Esistono delle cose dentro ognuno di noi, che vanno messe a fuoco.
Esistono cose che ci circondano e che non vanno mai perse, attimi che possono cambiare il nostro futuro; ognuno di noi ha un’anima interiore che ci spinge verso quello che più ci piace o ci interessa.
Io uso la macchina fotografica come un prolungamento del mio braccio, la ritengo un contenitore enorme per catturare tutti quei momenti che mi appartengono.
Passato e futuro si uniscono fondendosi insieme e per caratterizzare l’anima degli scatti creo una “sensazione di fatica” nella ricerca dell’immagine mettendo in condizione l’osservatore, di ragionare e scoprire sé stesso dentro l’immagine.
Trovo interessante scattare senza pensare esattamente a quello che faccio; quando scatto il mio cuore muove un’emozione diversa, sento che la mia mente si unisce con estrema facilità al pulsante di scatto della mia macchina, non esito a cercare quel momento, non tardo un solo secondo per scattare senza riflettere.
Il mio mondo fotografico è principalmente in bianco e nero, il colore non lo vedo quasi più, la trasformazione cromatica è immediata.
Non esito: vedo e scatto!
La riflessione per quello scatto, si trova in mezzo tra il vedere e lo scattare senza esitare sul risultato finale, senza perdere tempo in quel momento.
Diventa immediato per me capire se quello che vedo e che intendo scattare può essere perfetto,
non trovo difficile esprimere quello che voglio, la macchina fotografica sono io.
Ogni scatto, ogni momento, ha qualche cosa di magico, so che posso trasmettere una riflessione quindi scatto senza cercare la perfezione estetica perché nella fotografia la foto perfetta non esiste, esiste solo la propria foto.
Works:
Fotografo e grafico: Mantra Informatico (cover CD), Elicoide (cover LP)
Fotografo ufficiale: Star for one day (Facebook). Artisti Loto (Facebook)
Fotografo ufficiale: Bowie Dreams, Immigrant Songs, Roynoir, Le Sciance, Miss Pineda.
Shooting: Federico Poggipollini, Roynoir, Heide Holton, Chiara Mogavedo, Gianni Venturi, Double Power big band, Progetto ELLE, Star for one day, Calicò Vintage.
Radio: Conduttore su LookUp radio di un contenitore artistico, con la presenza di artisti.
Fotografo ufficiale: John Wesley Hardyn (Bo), Reelin’and Rocking’ (Bo), Fantateatro (Bo), Nero Factory (Bo), Valsamoggia Jazz club (Bazzano), Friday Night blues (Bo), Voice club (Bo), Stones (Vignola), il Torrione (Fe), L’officina del gusto (Bo), Anzola jazz, Castelfranco Emilia blues, Bubano blues, Mercatino verde del mondo (Bo), L’Altro Spazio (Bo), Ramona D’Agui, Teatro del Pratello (Bo), P.I.P.P.U Domenico Lannutti, Insegui L’Arte (Badolato CZ), Artedate (Mi), Paratissima Expo (To), Teatro Nuovo e club Giovane Italia(Pr), Teatro Comunale e Dehon (Bo), Teatro delle Passioni (Mo).

error: Sorry!! This Content is Protected !!

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Con questo sito acconsenti all’uso dei cookie, necessari per una migliore navigazione. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie vai su https://www.sound36.com/cookie-policy/

Chiudi