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IL GIRO DEL MONDO IN 80 MINUTI 2014

Scritto da Annalisa Nicastro

TEATRO OLIMPICO
21 | 26 gennaio 2014

L’Orchestra di Piazza Vittorio
Con l’amichevole partecipazione di Luca Barbarossa
In
IL GIRO DEL MONDO IN 80 MINUTI 2014

Gli uomini viaggiano lontano per ammirare l’altezza delle montagne, delle enormi onde, del mare, del corso così lungo dei fiumi, dell’immensità dell’oceano, dei movimenti delle stelle; e passano accanto a se stessi senza meravigliarsi.
(S.Agostino)

Un ideale viaggio di 80 minuti, intorno al mondo, attraverso gli uomini, gli artisti, il tutto per raccontare e raccontarsi storie di vita vissuta e multiculturalità attraverso la musica. Tutto questo e molto altro farà L’Orchestra di Piazza Vittorio, che sarà in scena dal 21 al 26 gennaio 2014, con IL GIRO DEL MONDO IN 80 MINUTI 2014 direzione artistica e musicale di Mario Tronco. Produzione artistica e arrangiamenti Mario Tronco, Pino Pecorelli, Leandro Piccioni. Drammaturgia: Mario Tronco, Giulia Steigerwalt, Daniele Spanò. Dopo il grande successo di critica e di pubblico della passata stagione, lo spettacolo torna in scena nuovamente al Teatro Olimpico con due importanti novità. Ad arricchire il cast, si aggiunge in questa edizione un amico dell’Orchestra: Luca Barbarossa che ogni sera intraprenderà il viaggio sulla zattera capitanata da Mario Tronco.
Inoltre ogni sera pubblico e bambini saranno coinvolti nello spettacolo attraverso la Body percussion. A fine spettacolo, sui bis, saliranno sul palco un gruppo di giovanissimi della Scuola Popolare di Musica “Donna Olimpia” guidati dal Maestro Ciro Paduano, che assieme ai musicisti dell’Orchestra giocheranno a far “suonare” la gente in sala, attraverso l’utilizzo del corpo e di alcuni oggetti.

Sulla nave in partenza verso l’ ignoto s’imbarcano i musicisti dell’ Orchestra di Piazza Vittorio. Ad accoglierli con le loro valigie cariche di oggetti, suoni e ricordi, è Mario Tronco il loro condottiero e comandante. I viaggiatori si apprestano a raccontare il mondo attraverso la musica e le loro vicende. È notte e sulla banchina del porto di Belesh, illuminata dalla sola luna, è una zattera. L’equipaggio suona una canzone dolce, cantata da una donna con un abito rosso luccicante: sembra appena scappata da un party e canta per tenersi sveglia. “Non voglio dormire, voglio solo abbracciarti e sognare”. In penombra, un ragazzo africano dall’aspetto principesco osserva la scena e si unisce al suo canto, sottovoce per non farsi scoprire e l’oggetto che ha in mano, che sembra una canna da pesca, inizia a suonare. Siamo al giorno seguente. Un uomo vestito da Gladiatore legge un annuncio: “Alle 21 di oggi partirà una barca per un lungo e meraviglioso viaggio dalla meta sconosciuta. Il biglietto è gratuito, l’unica condizione per potersi imbarcare è portare con sé una canzone. Ed è consentito un solo bagaglio”. Simon, così si chiama l’uomo, guarda l’orologio e si accorge che mancano soltanto 80 minuti. Ha pochissimo tempo, il suo sogno è partire ma non ha nulla con sé. Solo il suo abito da lavoro: fa le foto con i turisti vestito da Gladiatore al Colosseo, quel viaggio è la sua occasione. Intanto al porto è quasi il tramonto e sulla zattera si lavora per la partenza. Iniziano ad arrivare i primi viaggiatori.
Un giovane cubano con una valigia alta due metri da cui escono musicisti. Due arabi che cercano di corrompere il capitano per imbarcare più valigie. Un improbabile cantante di tango. Uno scettico indio. Un africano con una piccolissima valigia magica grazie alla quale riesce a cantare in qualsiasi lingua. Ognuno di loro ha qualcosa di straordinario dentro la valigia. Questa è una storia allo stesso tempo fantasiosa e autobiografica, in cui l’Orchestra di Piazza Vittorio si racconterà attraverso il suo modo di fare e pensare la musica. Si possono percorrere milioni di chilometri in una vita, senza mai scalfire la superficie della vita stessa, né imparare nulla dalle genti sfiorate. Il senso del viaggio sta nel fermarsi ad ascoltare, chiunque abbia una storia da raccontare.
In tutto questo, Simon ce la farà ad arrivare in tempo?

“Questo spettacolo ci ha permesso di raccontare al pubblico in maniera leggera, aspetti di grande rilevanza sociale – lo racconta il Direttore Artistico dell’Orchestra, il Maestro Mario Tronco – Nella passata edizione il pubblico ci ha ringraziato per questo e molti genitori ci hanno detto che grazie al nostro spettacolo hanno avuto modo di parlare con i loro figli di temi importanti come l’immigrazione, la multiculturalità, l’integrazione, le religioni. Noi consideriamo questo nostro spettacolo, questo nostro viaggio, come un momento di bellezza e siamo felici che il pubblico raccolga il valore sociale del nostro lavoro, perché unire culture produce bellezza”.

“Si parla di immigrazione solo quando fa comodo e solo per parlarne, il più delle volte, in modo drammatico e questo la cronaca ce lo dimostra tutti i giorni – racconta Pino Pecorelli, uno dei componenti storici dell’Orchestra – Noi parliamo di immigrazione, integrazione, multiculturalità in modo positivo, perché è importante capire che alle persone si devono dare delle possibilità a prescindere dalla loro provenienza o dalla religione”.

“Noi raccontiamo i desideri e le aspettative di persone, costrette dalle circostanze ad emigrare – racconta Carlos Paz Duque, voce e flauti andini dell’Orchestra di Piazza Vittorio – Quello che raccontiamo sono storie e non favole. Noi lo facciamo in maniera romanzata e con l’aiuto della musica, ma nella realtà c’è altro purtroppo. Quando si è costretti a lasciare la propria casa, i propri affetti, lo si fa per necessità, per sfuggire alla guerra, alle malattie, alla fame. In questo spettacolo ognuno di noi viene da un luogo diverso, c’è chi è più coraggioso, chi più timoroso ma tutti hanno una sua storia di vita vissuta da raccontare mostrando le varie sfaccettature. E’ uno spettacolo perfetto anche per i bambini”.

Il Giro del Mondo in 80 Minuti 2014 vi incanterà con le sue musiche originali, la suggestiva scenografia ed i meravigliosi costumi di scena. Un perfetto meccanismo ad orologeria, uno spettacolo vivace, allegro e colorato, denso di ritmi ed emozioni, che accompagneranno lo spettatore in questo ideale giro del mondo dal quale non vorrete più tornare!

L’Orchestra di Piazza Vittorio è un’orchestra romana composta da 18 musicisti e cantanti di 10 diverse nazionalità, applauditi protagonisti della scena mondiale. L’Orchestra di Piazza Vittorio è nata in seno all’Associazione Apollo 11 ed è stata ideata e creata da Mario Tronco e Agostino Ferrente.

www.orchestrapiazzavittorio.it

www.facebook.com/OrchestraPiazzaVittorio

Teatro Olimpico – Piazza Gentile da Fabriano 17
Botteghino aperto tutti i giorni orario continuato 10-19
Info & Biglietti 06.32.65.991 – biglietti@teatroolimpico.it
Acquisto online:  http://biglietteria.teatroolimpico.it

Prezzi (più diritto di prevendita):
Poltronissima € 30,00 – Poltrona/Prima Balconata € 25,00
Galleria € 20,00 – Junior 4-14 anni € 14,00
Spettacoli serali ore 21:00, Sabato ore 17:00 e 21:00, Domenica ore 18:00

Gruppi e CRAL
Ufficio Promozione – 06.32.65.99.27 – ufficiopromozione@teatroolimpico.it

Direzione artistica e musicale
Mario Tronco

Produzione artistica e arrangiamenti
Mario Tronco, Pino Pecorelli, Leandro Piccioni

Drammaturgia
Mario Tronco, Giulia Steigerwalt, Daniele Spanò

Scenografia e Video – Daniele Spanò
Disegno Luci – Daniele Davino
Costumi – Katia Marcanio, Livia Fulvio

Houcine Ataa – voce
Emanuele Bultrini – chitarre
Peppe D’Argenzio – sax baritono e soprano
Sylvie Lewis – voce, chitarra
Omar Lopez Valle – voce, tromba, flicorno
Ernesto Lopez Maturell – voce, batteria
Sanjay Kansa Banik – tablas
Zsuzsanna Krasznai – violoncello
Luca Bagagli – violino
Gaia Orsoni – viola
Carlos Paz Duque – voce, flauti andini
Pino Pecorelli – contrabbasso, basso elettrico
Leandro Piccioni – pianoforte e tastiere
Raul Scebba – voce, vibrafono, percussioni
El Hadji Yeri Samb – voce, djembe, dumdum, sabar
Kaw Dialy Mady Sissoko – voce, kora
Ziad Trabelsi – voce, oud

E con Luca Barbarossa

Produzione esecutiva – Daniele Davino
Assistente di produzione – Federica Soranzio
Fonico di sala – Gianni Istroni
Fonico di palco – Massimo Cugini
Backliner – Juan Ortiz

About the author

Annalisa Nicastro

Mi riconosco molto nella definizione di “anarchica disciplinata” che qualcuno mi ha suggerito, un’anarchica disciplinata che crede nel valore delle parole. Credo, sempre e ancora, che un pezzetto di carta possa creare effettivamente un (nuovo) Mondo. Tra le esperienze lavorative che porterò sempre con me ci sono il mio lavoro di corrispondente per l’ANSA di Berlino e le mie collaborazioni con Leggere: Tutti e Ulisse di Alitalia.
Mi piacciono le piccole cose e le persone che fanno queste piccole cose con amore e passione. E in ultimo vorrei dire che mica sono matta, ma solo pazza. Pazza di gioia.

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