Il disco è in uscita in questo mese e si chiama The lemon Lp. Il gruppo che sta dietro questo progetto musicale si chiama Hot Head Show. Solo nomi ma spesso interpretandoli attentamente si può capire molte cose. Ad esempio, l’approccio alla musica e alla composizione è libero, slegato da strutture e fantasioso. I testi sono a volte cantati, urlati, e a volte semplicemente parlati stile conversazione. Tutto ciò non arriva dalla California, come tutti questi indirizzi sembrano condurre, ma dal Regno Unito, Oxford e dintorni. Gli Hot Head Show sono un trio che esprime la propria enorme creatività con canzoni veloci, dal marcato timbro ritmico e dalle stravaganti linee di chitarra. L’evidente impronta West Coast viene miscelata con grande maestria con la più complessa allegria est europea. Il risultato è tutto da ballare e godersi, un frullatore di art rock mondiale dal personale stile e tocco.
Il trio ha già girato il mondo, portando la loro musica in Australia, in USA e in tutta Europa, suonando come gruppo di apertura per mostri sacri come Melvins e Primus.
Il disco si apre con un vero classico per la band, si chiama Bummer e miscela velocemente differenti stili, generi, suoni fino a ricomporre un puzzle dai lineamenti familiari. Si passa velocemente al free rock di Payload e già questa doppietta è sufficiente per capire che ci si trova davanti ad un ottimo album. Il disco è stato registrato con entusiasmo e freschezza, i suoni sono molto live e danno ancora più energia al trio. Il sapore gitano attraversa tutto il disco segnando alcuni momenti molto felici come Hotel Room e Whiskey Pocket.
Hot Head Show pubblicano The lemon Lp e con apparente semplicità regalano ai tanti curiosi di novità un disco di ottima qualità compositiva, suonato in modo perfetto.