Terzo album per Gavin Harrison, attuale batterista dei Porcupine Tree e il polistrumentista 05ric, un progetto nato per caso da un incontro ma che ora al terzo album diventa una cosa reale, che esiste e che oltretutto produce anche musica molto interessante. Va detto che 05ric, allievo di Gavin, più cresce e più crea un suo stile particolare nel cantare e il suo Extend Range Bass riesce a prendere pieno possesso dei brani. E dall’unione di un batterista come Gavin Harrison (oltre ad essere un turnista molto apprezzato in italia è stato eletto miglior batterista nel 2007 per l’album dei Porcupine Tree Fear of The Blank Planet ) e la geniale e continua ricerca sonora, nasce The Man Who Sold Himself .
Va detto che non sempre le grandi collaborazioni fanno uscire cose decenti e ascoltabili ma questa volta non è stato cosi. La matrice è crimsoniana, il basso e la batteria ricordano perfettamente quel suono King Crimson che dall’album Discipline ha caratterizzato la sperimentazione nell’ambito progressive rock. Wherewhithal è forse il brano più crimsoniano mentre per tutti gli altri brani si viaggia su una sperimentazione sonora, incastri ritmici e vocali, la voce di 05ric è spettacolarmente modulare, grande estensione e calore e la ritmica di Gavin è spaziale, aperta.
In alcuni brani come Own si sente forse quel distacco che può creare una scelta stilistica un po’ così ma che comunque rimane piacevole e si ascolta. Sonorità molto aperte, grande tributo ai King Crimson della coppia Adrian Belew e Robert Fripp con una stretta di mano alle sonorità dei Gordian Knot. Merito speciale per il brano Body Temple dove la voce di 05ric è da brivido e il tappeto ritmico con il basso fa venire in mente momenti speciali, antichi, ricordi dei Dalis Car di Mick Carn, I japan di David Silvian, veramente un brano che ti avvolge e ti conduce in architettoniche spirali di suoni e incastri.
Un album da ascoltare quindi specialmente se siete amanti di quelle arie di improvvisazione, atmosfere aperte e grandi ritmiche. Per il prossimo album consiglierei forse una maggiore amalgama sonora ma anche cosi ragazzi, siete forti.