Quattro anni fa con l’album di debutto You Are Someone Else sono andati dritti dritti nella TOP 10 inglese delle principali piattaforme del settore e negli ultimi 18 mesi hanno fatto uscire ben due EP della serie Weird Years. La notizia di un nuovo disco dei Fickle Friends ha generato un vertiginoso hype e, stavolta, non limitandosi al solo territorio britannico.
La voce ammiccante di Natassja Shiner schiva le rasoiate scaricate dalla chitarra di Jack Wilson in “Love You To Death”, ma in un attimo si entra nel mondo poppeggiante di “Not Okay” dominato dal colorato basso di Jack “Harry” Herrington.
Una caratteristica del gruppo è lo spaziare liberamente tra generi, così all’electro-rock da classifica (“Write Me A Song”) può rispondere uno scanzonato synth-pop senza troppe pretese (“Alone”). Natassja è sempre bravissima a tenere tutto sotto controllo e spesso la sua ugola compensa il poco arrosto con tantissimo fumo (“Load On Your Mind”).
La loro musica la vedrei bene alle passerelle delle sfilate di moda (“Pretty Great”), seppure la caduta rovinosa della modella di turno potrebbe provocare una situazione tragicomica a cui solo una canzone spregiudicata come “Listen” può mettere una toppa. Assodato che nessuno si è fatto davvero male (“Won’t Hurt Myself”), le luci della ribalta si possono spegnere senza fare una lira di danno con la title track, toccante come un arrivederci alla prossima puntata. E noi ci saremo, trepidanti e in prima fila.
Fickle Friends – Are We Gonna Be Alright?
Arrivederci alla prossima puntata. E noi ci saremo, trepidanti e in prima fila