Sound&Vision

Famoudou Don Moye @ Correggio jazz

“Ogni concerto comincia con il canto in lingua africana”

Ancora una volta Correggio jazz si distingue per la continua ricerca dei musicisti che hanno fatto grande l’ascolto della musica in tutte le sue facce, non solo sperimentale e di ricerca, ma anche umana e a diretto contatto con il pubblico.
La penultima serata della bellissima manifestazione Crossroads 2023 di Correggio ha proposto un mostro sacro di quel jazz che trasversalmente ricerca la perfezione universale. Famoudou Don Moye, settantasette anni, propone un drumming asciutto e insieme esplosivo, con la sua espressività esuberante, a tratti giocosa, ricca di stilemi africani e caraibici e di una forte coloritura timbrica, s’integra perfettamente con la poetica musicale dell’AEOC, dando forma definitiva a uno dei gruppi più influenti, apprezzati e longevi della storia del jazz.
Moye dà anche un contributo importante all’elaborazione degli aspetti teatrali e ritualistici della formazione. Oltre alla sua attività con l’AEOC, incredibilmente ricca di produzioni discografiche (nel 2019 il gruppo ha festeggiato il cinquantesimo anniversario), Moye ha collaborato con molti altri musicisti: Archie Shepp, Don Cherry, Steve Lacy, Pharoah Sanders, Cecil Taylor, DaveBurrell, Gato Barbieri, Don Pullen, Kirk Lightsey, HamietBluiett, Julius Hemphill, Chico Freeman, la Brass Fantasy di Lester Bowie e la all stars The Leaders. Ha inoltre creato l’ottetto Sun Percussion Summit per esplorare le tradizioni percussive della musica afroamericana.
Le influenze di Lester Bowie sono “dentro ogni suono emesso dalla sua batteria”, proprio perché come membro dell’Art Ensemble of Chicago ha lasciato un segno indelebile nella storia del jazz degli ultimi cinque decenni! Sul palco il trio è molto ordinato, tutti sanno suonare tutto senza scomporsi, ogni musicista ha una sua identità precisa, le espressioni vocali sono semplici ma ti entrano dirette nel cuore; sorridono facendo partecipare il pubblico, per tutta la serata anche ai loro battibecchi.

Teatro Asioli Correggio (RE) 27 5 2023
Famoudou Don Moye Batteria & percussioni
Christophe Leloil tromba
Simon Sieger pianoforte, organo e trombone

About the author

Alessandro Ettore Corona

Alessandro Corona nasce a Bassano del Grappa (VI) nel ’57. Dopo aver vissuto in varie zone del Veneto, si trasferisce a Bologna negli anni’70, seguendo tutto il movimento artistico di quel periodo; dai fumetti di A. Pazienza e N. Corona, alla musica rock britannica e americana, a quella elettronica di stampo tedesco, al cinema d’avanguardia tedesco e francese, per approdare poi alla scoperta della fotografia internazionale seguendo corsi di approfondimento e di ricerca.

Scatto per non perdere l’attimo.
Esistono delle cose dentro ognuno di noi, che vanno messe a fuoco.
Esistono cose che ci circondano e che non vanno mai perse, attimi che possono cambiare il nostro futuro; ognuno di noi ha un’anima interiore che ci spinge verso quello che più ci piace o ci interessa.
Io uso la macchina fotografica come un prolungamento del mio braccio, la ritengo un contenitore enorme per catturare tutti quei momenti che mi appartengono.
Passato e futuro si uniscono fondendosi insieme e per caratterizzare l’anima degli scatti creo una “sensazione di fatica” nella ricerca dell’immagine mettendo in condizione l’osservatore, di ragionare e scoprire sé stesso dentro l’immagine.
Trovo interessante scattare senza pensare esattamente a quello che faccio; quando scatto il mio cuore muove un’emozione diversa, sento che la mia mente si unisce con estrema facilità al pulsante di scatto della mia macchina, non esito a cercare quel momento, non tardo un solo secondo per scattare senza riflettere.
Il mio mondo fotografico è principalmente in bianco e nero, il colore non lo vedo quasi più, la trasformazione cromatica è immediata.
Non esito: vedo e scatto!
La riflessione per quello scatto, si trova in mezzo tra il vedere e lo scattare senza esitare sul risultato finale, senza perdere tempo in quel momento.
Diventa immediato per me capire se quello che vedo e che intendo scattare può essere perfetto,
non trovo difficile esprimere quello che voglio, la macchina fotografica sono io.
Ogni scatto, ogni momento, ha qualche cosa di magico, so che posso trasmettere una riflessione quindi scatto senza cercare la perfezione estetica perché nella fotografia la foto perfetta non esiste, esiste solo la propria foto.
Works:
Fotografo e grafico: Mantra Informatico (cover CD), Elicoide (cover LP)
Fotografo ufficiale: Star for one day (Facebook). Artisti Loto (Facebook)
Fotografo ufficiale: Bowie Dreams, Immigrant Songs, Roynoir, Le Sciance, Miss Pineda.
Shooting: Federico Poggipollini, Roynoir, Heide Holton, Chiara Mogavedo, Gianni Venturi, Double Power big band, Progetto ELLE, Star for one day, Calicò Vintage.
Radio: Conduttore su LookUp radio di un contenitore artistico, con la presenza di artisti.
Fotografo ufficiale: John Wesley Hardyn (Bo), Reelin’and Rocking’ (Bo), Fantateatro (Bo), Nero Factory (Bo), Valsamoggia Jazz club (Bazzano), Friday Night blues (Bo), Voice club (Bo), Stones (Vignola), il Torrione (Fe), L’officina del gusto (Bo), Anzola jazz, Castelfranco Emilia blues, Bubano blues, Mercatino verde del mondo (Bo), L’Altro Spazio (Bo), Ramona D’Agui, Teatro del Pratello (Bo), P.I.P.P.U Domenico Lannutti, Insegui L’Arte (Badolato CZ), Artedate (Mi), Paratissima Expo (To), Teatro Nuovo e club Giovane Italia(Pr), Teatro Comunale e Dehon (Bo), Teatro delle Passioni (Mo).

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