“ Ti manca cattiveria”. Come se la cattiveria fosse un valore (Fabio Concato.)
Durante il concerto, Fabio Concato ha rilevato più volte il disagio che trova verso la violenza, soprattutto a quella fatta sui bambini. Nel 1988 aveva dedicato una canzone al Telefono Azzurro e la stessa finì in classifica per tantissimo tempo, questo l’ha reso felice, anche tuttora.
Ho trovato Fabio Concato un cantautore molto sensibile a tutto ciò che succede in questo mondo, cosi veloce che non c’è mai tempo per pensare e soprattutto di parlare. Ogni sua canzone nasce seguendo una logica di vita, ogni attimo è scritto e portato a diventare una poesia sonora. Nonostante la sua anarchia e l’essere anticonformista, Fabio nella sua “timidezza” rimane comunque un cantante romantico che crede ciecamente in quello che scrive con uno sguardo al passato, ma molto lucido nel guardare avanti. “Quando parlo, ho la voce da Paperino” cosi dice a volte Fabio a chi gli chiede se questo stile è voluto oppure no, il suo stile vocale senz’altro non è comune a tutti, sembra trattenere tra le labbra la canzone, come non volesse urlarla al prossimo.
La serata al Giaz Cafè di Castel San Pietro Terme, frazione a venti minuti da Bologna è la serata di chiusura di una stagione sicuramente positiva per i gestori del locale. Anche il concerto di Fabio, con una formazione in trio, ha riempito la magnifica terrazza del locale; ha anche raccontato aneddoti di sua vita, molto interessanti, mai volgari, anzi, i suoi racconti avevano una certa sofferenza, per la tanta maleducazione riscontrata in varie occasioni nella sua vita di artista. Un live notevolmente intimista dove la scaletta prevedeva tutti i suoi pezzi di maggior successo ma suonati in unplugged: chitarra, pianoforte e voce. Tutto perfetto.
Giaz Cafè Caste San Pietro terme (Bo) 12 9 2023
Fabio Concato voce e racconti
Ornella D’urbano pianoforte
Larry Tomassini chitarra
Report e foto: Alessandro Ettore Corona