E’ appena uscito “Border Diary”, il nuovo album di Emenèl, il progetto solista di Moreno Turi, cantante, compositore e producer attualmente in tour con Roy Paci & Aretuska e membro della band torinese The Sweet Life Society (tra le pochissime italiane ad aver calcato il palco del Glastonbury).
Per l’occasione abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Moreno, qui di seguito la sua intervista.
Ciao Moreno, benvenuto su SOund36. Emenel è il tuo progetto solista che produce “elettronica negra” come da tua definizione. Sbagliamo se diciamo che nel tuo sound Berlino incontra la Giamaica?
Ciao e grazie a voi per l’interesse. Non vi sbagliate affatto, anzi… il mio sound unisce più mondi, più generi, passando dai suoni più scuri ai beat più sanguigni. Certo, possiamo dire che il reggae, il dub, incontrano le atmosfere dei club, gli arpeggiatori berlinesi e il groove e il mood giamaicano.
In fondo nelle produzioni metto le mie intuizioni e i riflessi della musica che ascolto oltre che alle mie origini e il mio background.
È musica elettronica, ma è black, tanto, e questo è un dato di fatto..
E’ uscito Border Diary, il tuo debut album. Di che viaggio ci parli?
Di sicuro non si parla solo di un viaggio in autostrada. Parlo di un viaggio ben più complesso e difficile, durante il quale ho provato a raccontarmi a tratti lucido e a tratti no.
Ho provato a cambiare modo di esprimermi, il modo di cantare, di scrivere, rimodellando i tempi delle mie canzoni. È un viaggio che parte da me ma che può arrivare a chiunque.
Questo disco è anche questo viaggio, oltre ai chilometri veri e propri.
Quando hai sentito la necessità di dare vita ad un tuo progetto solista? Ricordiamo che fino al 2012 sei stato frontman degli Steela…
Guarda, se hai una curiosità mai sazia abbastanza prima o poi lo fai un passo simile. Insomma con gli Steela è stato tutto meraviglioso ma ad un certo punto la necessità di rimettermi in gioco e sperimentare nuovi suoni, conoscere nuovi mondi e me stesso in essi ha preso il sopravvento. Volevo capire fin dove mi potevo spingere ( e ancora sto cercando di capirlo bene ) e cosa sarebbe successo se avessi realizzato quello che avevo in mente, allora mi sono guardato bene dentro e ci ho trovato Emenél.
È una parte di me che adoro particolarmente, più intima, più mia, che molti non conoscevano e visto che credo sia giusto mostrarsi per ciò che si è veramente allora ho deciso di mostrarla.
Suoni anche a fianco di Roy Paci con gli Aretuska e dei torinesi The Sweet Life Society ed hai condiviso con loro palchi importanti tra gli altri Glastonbury Festival, Sziget. C’è un’esperienza piu’ delle altre che ti piace ricordare?
Ogni concerto ha una sua storia. Sono tutte esperienze pazzesche, anche le più disgraziate. Ovviamente di festival come Glastonbury o Boomtown o Sziget si ha sempre più da raccontare ma credo siano pure molto diversi i nostri occhi quando guardano certe cose, in certi luoghi e con certa vita attorno. Certo è che il Glastonbury Festival se non lo si vede dal vivo non lo si può comprendere. E la prima volta che infili il piede in 20 cm di fango davanti al Piramide Stage di sicuro rientra in una di quelle esperienze di cui mi chiedevi.
Hai già in programma un tour di promozione? Dove possiamo sentirti suonare?
Stiamo lavorando per fissare un tot di concerti tra maggio ed agosto ( periodo in cui sarò anche in tour con The Sweet Life Society di sicuro per ora ). Inizieremo a comunicare le date a partire da maggio.
Posso dirti però che 6 sono già confermate.
Fate un check sulle mie pagine tra un pò di tempo e sarete aggiornati sicuramente.
( emenel official on Facebook )
garzie mille e a presto.