Sound&Vision

Elio e le Storie Tese @ Politeama Genovese

Scritto da Roberto Cervini

Uno show assolutamente divertente

Gli Elio e le storie tese si ripresentano al pubblico italiano con un tour di rifondazione dopo le voci di scioglimento che ci sono state nell’ultimo periodo.
Non si vedevano sui palchi dal 2018 se non contiamo un’unica data a Bergamo nel Luglio 2022.
Tornano live con un lungo tour, importante si capisce già dal titolo: “Mi resta un solo dente e cerco di riavvitarlo”.
La formazione degli EELST si sta consolidando dopo l’abbandono alla vita da palco di Rocco Tanica, abbiamo Stefano Belisari alla voce (Elio per l’appunto), Cesareo alla chitarra, Faso al basso, Christian Meyer in formissima alla batteria, le due tastiere di Antonello Aguzzi e Vittorio Cosma che danno movimento ed il là con suoni, effetti, cambi voci che rendono esilarante ogni intervento, ed infine il solito incursore Mangoni, sempre osannato dal pubblico.
Lascio per ultima Paola Folli ai cori solo per spendere due parole in più per questa voce che è davvero indispensabile per la riuscita live della musica degli EELST, artista completa.
La scaletta è ottima, non si può accontentare tutti con una carriera di quasi 45 anni, ma le canzoni scelte questa sera attraversano tutti gli anni toccando i momenti migliori.
La Terra dei Cachi, per esempio, dà il via alla serata e con Uomini Col Borsello, Supergiovane e Vitello dai piedi di balsa si fa un tuffo nel passato che fa cantare tutto il pubblico. Qui i cori di Paola Folli sono davvero superbi.
Tocca alla “nuova” Valzer Transgenico e ad un intermezzo poetico con la “Storia del Cardellino”, qui Elio si sbizzarrisce in quello che è il suo pane e si vede, racconto assurdo, demenziale, con faccia seria, pubblico con le lacrime agli occhi.
Continuiamo con le inossidabili Pork & Cindy e Servi della Gleba dove il protagonista è l’eclettico Faso che parte con la descrizione narrata della canzone e chiude con l’epilogo che tutti i fan della band conoscono.
La Follia della donna ci porta poi a tempi più recenti, quindi un altro attimo di narrazione e satira, si intitola “razzismo” e prende in giro francesi, ebrei, arabi, tedeschi, cinesi, romeni ed infine italiani, accontenta proprio tutti, o meglio, scontenta proprio tutti, rimarcando i difetti di ogni stato sociale delle nazioni elencate sottolineandone i luoghi comuni. Intervento insidioso ma riuscito.
Ancora un paio di pezzi più moderni, la ripresa del Vitello dai piedi di balsa con finale classico per finire con Born to be Abramo, pezzo che, se non fossimo a teatro, farebbe ballare tutti gli oltre mille presenti; Mangoni in gran spolvero con costume alato davvero trascinante.
I bis sono due, l’elaborata cover di Mike Rutherford “Out Into the Daylight” e il finale, classicone, Tapparella con tutto il pubblico che urla “Forza Panino”.
Il pubblico esce sorridente dal Politeama Genovese, lo show è stato davvero molto divertente.

Genova, giovedì 5 Ottobre 2023
Politeama Genovese

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Roberto Cervini

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