Nel 2008 il gruppo degli EIT si forma a Carrara, composto da 5 musicisti, ovviamente dalle esperienze musicali-artistiche differenti. I primi 2 anni vengono vissuti prettamente in sala prove a comporre e sviluppare i pezzi originali, con pochissima attività live. Nel 2010 gli Eit riescono a pubblicare il loro primo disco con il nome Meccanismi, tutto autoprodotto e realizzato interamente con le loro forze.
Da quel momento i live si sono fatti più frequenti con qualche riconoscimento di critica in concorsi vari.
La giovane band ha le idee molto chiare e in periodi difficili come questo è sicuramente una nota di merito. Gli EIT con Meccanismi hanno realizzato un album di elaborato pop cantato in italiano, arricchito da testi personali e arrangiamenti ricercati e generosi.
In apertura troviamo le canzoni che lanciano l’intero disco e sono L’entrata In Scena e L’Odio. La prima rientra nei classici del nuovo rock italiano, strizza l’occhio ai noti Afterhours, partenza grintosa con le chitarre a dettare gli umori altalenanti della canzone. Parole velenose per raccontare la vita di una persona pericolosamente ambigua.
La seconda traccia è una delicata ballata, una delle tante del disco, ma la più riuscita, ottima melodia e la presenza del piano la rende ancora più efficace. Altra canzone che merita un plauso è Da Te A Me, canzone romantica, con ottimi intrecci di chitarra e dal crescendo drammatico e intenso.
Tutto il disco traspira di grande passione per la musica in generale, i musicisti hanno lavorato veramente molto per realizzare un album con 10 tracce, tutte ben curate negli arrangiamenti, strutturate con pazienza e dalle efficaci melodie. Parliamo di musica pop, prodotta con competenza e buone idee.
EIT – Meccanismi
Parliamo di musica pop, prodotta con competenza e buone idee. 10 tracce, tutte ben curate negli arrangiamenti, strutturate con pazienza e dalle efficaci melodie