Difficile ignorare la grande potenzialità che la musica di Daykoda esprime. Lo abbiamo ascoltato e visto al Rosetum Jazz Festival a Milano, città base del suo lavoro. Una musica quasi liquida, ci si passi il termine, che non si riesce a trattenere, ma solo a convogliare verso la sperimentazione. Un miracoloso e fruibilissimo percorso musicale, un ponte immaginario tra la musica jazz e la musica elettronica, un progetto che ha ancora molto da dire. Non è possibile affermare a quale genere il progetto musicale di Daykoda possa appartenere, generi diversi affollano il suo suono senza mai creare confusione e senza mai creare attriti. Una sorta di ascolto quasi “religioso”.
Come sempre il Rosetum Jazz Festival stupisce per le scelte artistiche del suo direttore artistico Lorenzo De Finti, che crede molto nella potenzialità delle nuove generazioni di musicisti.
Ringraziamo il Rosetum Jazz Festival di averci accolto come media partner, ne siamo molto onorati, gli artisti che si sono esibiti, l’ufficio Stampa ed i lavoratori dello spettacolo.
Un ringraziamento anche al centro Rosetum che accoglie e continua a credere in questo progetto.
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