Le note biografiche, la reputazione, il titolo del loro nuovo cd la dicono molto lunga sul tipo di musica che viene sparata fuori dalle casse del lettore cd. La band si chiama Crooks, non nasce ieri ma calca la scena underground dal lontano 1997. Parte integrante dell’etichetta tedesca Billig People Booking, ora con l’aiuto della Dischi Volo Libero, la band milanese arriva a rilasciare un nuovo vibrante capitolo della loro inarrestabile saga.
A fine del 2012 hanno infatti pubblicato questo nuovo lavoro dal nome Atomic Rock. Semplicemente musica esplosiva, energica, vibrante. Le chitarre aprono il lavoro e conducono le danze per tutte le 13 tracce.
In apertura un paio di canzoni che non lasciano discorsi a metà, parla chiaro e va dritto al sodo. E così il garage, inteso come cantina, dei Crocks tira su la serranda e lascia fuoriuscire il rombo di Second Chance, voglia di riscatto, desiderio di una nuova possibilità. Ma il diavolo di Rock and Roll è sempre dietro l’angolo, a spingere le sue povere vittime verso la cattiva strada, 989.
Il ritmo non accenna a mollare un singolo colpo, le chitarre sono ruvide e distorte quanto basta per dare il colpo al cuore, le voci sommerse e per questo urlate. La traccia che si avvicina di più ad una ballata è All Right! sicuramente per quel tocco melodico in più, per qualche arpeggio accennato, e per il coro liberatorio in coda. Con Kneel Down arriva l’omaggio al punk rock di matrice USA, con veloci e spigolosi riff di chitarra. La traccia che innalza l’asticella del gradimento, più di tutte, è l’irresistibile F.F. R’n’R, divertente, irriverente, dal coro tutto da cantare, come la old school hardcore insegna.
Atomic Rock, il nuovo disco dei Crooks, è un concentrato di energia, onestà, voglia di ribellione, ma sempre con il sorriso.
Claudio Donatelli
