Articolo di Floriana Giudetti
Foto di Gigi Fratus
Adagiato sui pendii dell’appennino emiliano c’è un paesello che tanto ha dato, e continua a dare, alle Resistenza prima, ed al mantenimento della memoria ora. In questo paese di montagna la gente è orgogliosamente ancorata alle proprie radici partigiane e, per ribadire il proprio senso di appartenenza ha creato un nuovo appuntamento gastonomico musicale che vede in prima fila sia nell’organizzazione che sul palco Davide “Dudu” Morandi, ineguagliabile voce dei “partigiani” in musica odierni: i Modena City Ramblers.
Giunta alla seconda edizione, “Col Passo al Tempo di chi sa Ballare”. Si distingue per la proposta musicale che ripercorre i sentieri della Memoria riportandoci con la mente a quando i nostri nonni combatterono fascismo e nazismo in nome di una libertà perduta ma, grazie al loro spirito battagliero ed al sacrificio di molti, poi fortunatamente ritrovata.
Oggi che il pericolo di rigurgiti neofasciti è tremendamente di attualità, tutta la Comunità di Palagano urla al cielo la propria voce, alla quale le valli sottostanti danno eco con rinnovata forza.
Ed allora ecco che sul palco appationo musicisti che fanno del loro essere antifascisti il tratto dominante, Si comincia con una band anglo italiana che porta il proprio sound rockeggiante ad aprire le danze, sono i DEN di Daniele Bettuzzi (che ritroveremo anche in seguito). A sehuire “La Brigata Lambrusco” che riarrangiando canti della Resistenza, canzoni popolari nonché l’intramontabile inno all’antifascimo “Bella Ciao” , ci ricordano il senso profondo dell’essere presenti, oggi, a Palagano. Ritorna sul palco il buon Daniele Bettuzzi con un ensamble tanto pazzo e scanzonato quanto formato da musicisti che sanno esattamente come intrattenere il pubblico! “The Skandals” è una band formata prevalentemente da palaganesi ( se non addirittura da tutti), e chiaramente il tifo è tutto per loro. Ma questo è solo l’antipasto. Poiché verso l’ora di cena, tra una tigella, un arrosticino ed i mitici ciacci palaganesi (una sorta di piadina sottilissima farcita con lardo e parmigiano che… pancia mia fatti capanna), arrivano sul palco i cinque punkers pazzi scatenati che rispondono al nom,e di Paolino Paperino Band e l’atmosfera si scalda davvero fino a diventare rovente. Yana, Skeggia, Matte, Raffa e Jay sono in formissima e prossimi a lanciare un nuovo singolo nel mese di Luglio, preambolo al futuro album. Lo show è elettrizzante, carico con persone arrivate fin dalla lontana Sondrio per fare baldoria con loro e quindi non resta che unirsi al core “Vota Fetta” e scatenarsi nel pogo. Salutata la P.P.B. è l’ora dei padroni di casa che presentano una scaletta ridotta, pensata per l’occasione ed estrapolata dall’Altomare Tour ed arricchita dai brani dell’album che ha dato il via alla loro incredibile storia, un album seminale quale “Riportando tutto a casa” che a distanza di trentanni dalla pubblicazione si rivela ahinoi tristemente attuale visti i tempi grami che oggi, politicamente, stiamo attraversando.
Un sabato (in realtà un intero fine settimana) alternativo che consiglierei a tutti discoprire, per tanti e tanti motivi. Buon cibo, buona musica, buona compagnia ma, soprattutto, buona memoria. Quella Memoria Storica che qualcuno sta cercando di offuscare, che qualcuno nega e che oggi molti rivendicano in maniera vergognosa, come se la storia ce l’avessero distorta, manipolata per farci credere che un ventennio di fascismo e vergogna in realtà sia stato frutto della fantasia di un popolo che ha combattuto, a sprezzo della propria vita, anche perchè, oggi, qualcuno possa dire che invece di una semplice X sulla scheda elettorare si possa apporre una “Decima”.