Con “Mio padre – Appunti sulla guerra civile”, Andrea Pennacchi si apre al pubblico del Circolo Culturale Primo Piano riunito all’Asioli di Correggio con un racconto profondamente introspettivo.
La narrazione parte dalla fine, ovvero dalla morte di Valerio Pennacchi avvenuta negli anni ’90, con un figlio che della gioventù del padre conosceva ben poco. Dal vuoto lasciato da questa scomparsa, Andrea si mette ad indagare e scopre cosa fu la giovinezza del partigiano Bepi, nato in una Italia già fascista, ma col cuore libero e desideroso di libertà. Col suo modo di raccontare leggero, ironico, schietto, ma al contempo intriso di una potenza viscerale, Pennacchi narra di un gruppo di amici neanche diciottenni che, nell’aprile del 1944, si organizzano in una “Squadra di Azione Patriottica” coi nomi di battaglia Bepi (Valerio appunto), Vladimiro (lo “zio”), Pippo e Tombola, a cui poi si aggiungerà il tenente degli alpini Luconi.
La storia di questi ragazzi giovanissimi e volenterosi prende tutta un’altra piega quando, nell’agosto del ’44, vengono arrestati e deportati (tranne Pippo che li aveva traditi) nel lager di Ebensee in Austria. Lavori forzati, situazioni inumane che questi giovani vivono ognuno con la propria leggerezza e i propri sogni di libertà. Torneranno in tre, ed il racconto della morte di Tombola per mano del comandante del campo Anton Ganz è estremamente crudo e potente.
Dei giovani Partigiani partiti nel 1944 non c’è più traccia: dalla prigionia son tornati uomini distrutti dalla disumanità della loro esperienza, ma comunque vivi e desiderosi di vivere (di lì a poco, Valerio Pennacchi avrebbe conosciuto la sua vicina di casa Maria Benetti, che sarebbe diventata madre di Andrea, scomparsa poi nel 2019, ndr).
Sul palco due musicisti strepitosi, Giorgio Gobbo e Gianluca Segato, ad intervallare la narrazione con canzoni magistralmente eseguite e ad accompagnare Pennacchi con atmosfere di sottofondo davvero essenziali alla narrazione stessa. Oltre 3 minuti ininterrotti di standing ovation per questa produzione Teatro Boxer di Padova, dal finale commovente e dirompente allo stesso tempo (chi scrive è uscito dalla sala con gli occhi lucidi).
Grazie a Vanessa e Giulia di Teatro Boxer, a Giulio Fantuzzi del Circolo Culturale Primo Piano e al Teatro Asioli di Correggio per l’emozionante opportunità.
“MIO PADRE – APPUNTI SULLA GUERRA CIVILE”, PROSSIME DATE:
- 07/05: Genova, Teatro Politeama Genovese
- 08/05: Bergamo, Teatro Donizetti
- 09/05: Venaria Reale (TO), Teatro della Concordia
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