Primo disco per i milanesi Abissi, trio saldamente ancorato a una corrente grunge con interessanti inserti noise. Francesco Menghi (voce, chitarra), Agostino Marino (chitarra, basso) e Luca Ibba (batteria) con Oltre hanno voluto sfogare ogni loro pulsione, coinvolgendo chi li ascolta a fasi alterne.
L’iniziale “Bilocazione” è uno schiaffo a mano aperta moderato da un ritornello melodico, accompagnato da chitarre che abbaiano ma non mordono. “Demoni” è una canzone stoner devota più ai Queens Of The Stone Age che al re degli Inferi, mentre la tenebrosa “Unica Realtà” si spinge ben oltre le caratteristiche post grunge, afferrando con mano ferma il nu metal dark dei Coal Chamber.
Altro giro e altro déjà entendu: “Il Mago Di Ox” ha un ritmo oscillante e un riff che deve parecchio ai Black Sabbath nella sua lapidaria esecuzione. La psichedelica “Spazzati Via” mostra come l’influenza dei Verdena sia chiaramente un comune denominatore presente in ogni singola composizione, ingombrante almeno quanto l’utilizzo massiccio di effetti che coprono la voce tra mille riverberi. Non ci sono fuori programma e si arriva alla fine del disco con la sensazione che alcune canzoni si siano perse in macchinazioni superflue, senza riuscire a trovare le giuste contromisure. Peccato perché gli spunti buoni non mancano, è la personalità a vacillare. Chi ama o ha amato realtà dell’underground nostrano come Alba Caduca, ZiDima e Fucina 28 non faticherà ad affezionarsi anche agli Abissi.
Abissi – Oltre
Trio saldamente ancorato a una corrente grunge con interessanti inserti noise