Hanno atteso, trepidato ed infine esultato i 45.000 spettatori che hanno accolto Antonello Venditti e Francesco De Gregori allo Stadio Olimpico di Roma in quello che oltre ad essere stato un concerto attesissimo e più volte rimandato ha rappresentato una festa popolare, un ritorno a casa per questi artisti amati da una vita, e che, per di più, si esibiscono nella loro città e nel loro stadio.
Cosa volere di più per suggellare un’amicizia iniziata più di 50 anni fa e che finalmente si riunisce dando vita paradossalmente ad un evento nuovo ed unico in quanto mai sperimentato in questo mezzo secolo nonostante la collaborazione e la frequentazione seppur travagliata ed a volte anche interrotta.
Così non può che essere da subito un concerto stracolmo di successi senza tempo ad iniziare da quel “Bomba o non bomba” quasi profetico con i due che partirono con un pianoforte ed una chitarra per ritornare. malgrado tutto, a Roma.
Si continua con la splendida e sempre malinconia “La leva Calcistica della classe ‘68” a cui fa il paio l’intensa “Modena” e così via tutti i successi che hanno reso miti due ragazzi che negli anni di piombo si sono resi protagonisti e cantori di momenti difficili con stili e contenuti simili, tipici del cantautorato romano, ma raccontati in modo molto diverso.
Per chi non volesse perdersi questo evento, il duo romano ha messo in calendario diverse date ad iniziare da Ferrara il 7 luglio per poi proseguire in tutta Italia e chiudersi con un’altra data evento il 5 ottobre all’Arena di Verona.
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