Il sesto appuntamento dell’Estate Fiesolana si svolge in una calda serata di giugno col monologo “Gerico Innocenza Rosa” di una intensa, generosa, ironica e magnetica Valeria Solarino. Un soliloquio che parla di identità di genere ma in realta’ vuole affrontate ogni tipo di discriminazione, una tematica attualissima e contemporanea trattata con estrema delicatezza e grande rispetto.
Il testo affronta il tema del rifugio, un luogo sicuro dove sentirsi così protetti da non vergognarsi di essere sé stessi, un riparo contro insidie e pericoli in cui non c’è bisogno neanche di parlare. Per il protagonista, Vicenzo, la nonna è il suo rifugio e la casa di campagna dove è cresciuto fa da cornice a quel perfetto habitat che gli offre difesa e protezione. Qui Vincenzo si sente finalmente libero, amato e capito. Alla nonna racconta la sua tormentata adolescenza sapendo che non verrà mai da lei giudicato perché è una persona che non si risparmia, ed è lei in primis ad aprirsi al nipote raccontandogli i propri segreti, in un gioco equilibrato di incontri e confronti, privo di paure e pregiudizi. A sua volta la vita della nonna, bella e consapevole del significato di vivere schiacciando la propria dignità, viene salvata dal nipote che ogni estate le da’ la forza di andare avanti e di lottare per la propria vita. L’amore indissolubile che lega la nonna al nipote è più forte della morte stessa.
L’opera quindi risulta fortemente rappresentativa della forza dell’amore e dell’amore della forza.
Articolo e foto di Stefano Simula