La leggerezza del Quartetto Z è qualcosa d’incantevole per diversi motivi; la reinterpretazione di alcuni brani pop in stile jazz e la delicatezza di questi quattro maestri indiscussi nell’eseguire i brani che si possono trovare nel loro primo CD dal nome Volume 1. Le collaborazioni di Silvia Mezzanotte, Claudio Lolli e Franz Campi rendono questo lavoro trasversale per il diverso modo nel leggere la musica. Armonie ricercate, ritmi inaspettati, interpretazioni emozionanti.
Il Volume 2 prosegue lo stesso discorso del primo ma cambiano le interpretazioni dei brani, una ricerca più internazionale: da Cesaria Evora a JoePisto per poi arrivare a JunjieWang.
La loro ultima fatica si è consumata nel bellissimo Teatro Mazzacorati del 1763, alle porte di Bologna, che ha una struttura fragile ma piena di energia positiva, dove la musica scivola tra i settantadue posti disponibili e le pareti sostenute da statue rappresentanti uomini e donne che sorreggono con forza le balconate. La batteria era situata sul palco e il resto della strumentazione a terra per non danneggiare il locale con le vibrazioni.
Il Quartetto Z ha saputo interpretare la delicatezza della serata dedicando la loro musica a un pubblico molto attento. La performance di un’ora e quaranta di musica, è stata molto apprezzata e gli scambi reciproci di applausi e sorrisi ne hanno sottolineato i vari momenti. L’acustica perfetta del Teatro Mazzacurati, senza sbavature o ritorni di suono, è un vero capolavoro di architettura che ha ulteriormente impreziosito la serata musicale. Ciò mi ha fatto pensare che non occorrano per forza stadi o posti super per offrire musica ma basta pochissimo per essere parte integrante di tutto ciò che è Arte.
Teatro Villa Mazzacorati
(Bo) 22 10 2022
Pasquale Morgante piano
Stefano Melloni sax alto e soprano
Stefano Peretto batteria
Alex Carrieri contrabbasso