Sound&Vision

Nilza Costa @Teatro abc.bo

Nilza Costa è cuore pulsante di ritmi ancestrali dell’Africa

Nilza Costa è una cantante e autrice/compositrice brasiliana di Salvador (Bahia), dal cuore pulsante di ritmi ancestrali dell’Africa, trasfigurati nel suo canto in un linguaggio artistico veramente originale. Le forme tradizionali della cultura musicale e religiosa brasiliana, quali il Candonblé, la Capoeria, Samba Duro, Maculelé e la “Cantigas de Roda”, vengono filtrate con una spiccata attitudine alternativa.
Nilza si fa portavoce della rivoluzione di un popolo che anche attraverso la musica e la spiritualità, ha trovato la strada dell’emancipazione. Il suo disco di debutto “Revolution” uscito nel 2014, è un appassionante viaggio nella migliore World Music che contamina Afro – jazz con il Samba, Blues e ipnotiche atmosfere.
Nel 2016 esce “Roots” con dieci brani che raccontano, con sentimento religioso, con malinconia, ma anche con speranza, il modo di vivere di uomini e donne lontane dalla propria terra, attraverso un mix di suoni della natura e d’idiomi Afro – jazz e Yoruba, intraprendendo un magico itinerario sospeso tra culture e lingue, liriche in portoghese, inglese, italiano e yoruba esaltate dal contributo di strumenti/strumentisti d’eccezione.
Infatti una particolare attenzione della serata era per gli strumenti suonati da Guglielmo Pagnozzi, come ad esempio l’Harmonium Indiano di legno tradizionale, alimentato a mano, che aprendo e chiudendo uno sportello frontale a fisarmonica permette all’aria di entrare cosi per poterla suonare. Danilo Mineo alle percussioni usava strumenti legati alle tradizioni africane.
Il Teatro abc.bo per tradizione ama fare concerti molto ricercati, possibilmente raccogliendo il più possibile le tradizioni musicali e culture miste, una porta aperta verso quello che dovrebbe essere l’espressione della musica in tutte le direzioni.

9 11 2022 Teatro abc (Bologna)
Nilza Costa – voce
Guglielmo Pagnozzi – sax, clarinetto
Danilo Mineo – percussioni
Salvatore Lauriola – contrabbasso

About the author

Alessandro Ettore Corona

Alessandro Corona nasce a Bassano del Grappa (VI) nel ’57. Dopo aver vissuto in varie zone del Veneto, si trasferisce a Bologna negli anni’70, seguendo tutto il movimento artistico di quel periodo; dai fumetti di A. Pazienza e N. Corona, alla musica rock britannica e americana, a quella elettronica di stampo tedesco, al cinema d’avanguardia tedesco e francese, per approdare poi alla scoperta della fotografia internazionale seguendo corsi di approfondimento e di ricerca.

Scatto per non perdere l’attimo.
Esistono delle cose dentro ognuno di noi, che vanno messe a fuoco.
Esistono cose che ci circondano e che non vanno mai perse, attimi che possono cambiare il nostro futuro; ognuno di noi ha un’anima interiore che ci spinge verso quello che più ci piace o ci interessa.
Io uso la macchina fotografica come un prolungamento del mio braccio, la ritengo un contenitore enorme per catturare tutti quei momenti che mi appartengono.
Passato e futuro si uniscono fondendosi insieme e per caratterizzare l’anima degli scatti creo una “sensazione di fatica” nella ricerca dell’immagine mettendo in condizione l’osservatore, di ragionare e scoprire sé stesso dentro l’immagine.
Trovo interessante scattare senza pensare esattamente a quello che faccio; quando scatto il mio cuore muove un’emozione diversa, sento che la mia mente si unisce con estrema facilità al pulsante di scatto della mia macchina, non esito a cercare quel momento, non tardo un solo secondo per scattare senza riflettere.
Il mio mondo fotografico è principalmente in bianco e nero, il colore non lo vedo quasi più, la trasformazione cromatica è immediata.
Non esito: vedo e scatto!
La riflessione per quello scatto, si trova in mezzo tra il vedere e lo scattare senza esitare sul risultato finale, senza perdere tempo in quel momento.
Diventa immediato per me capire se quello che vedo e che intendo scattare può essere perfetto,
non trovo difficile esprimere quello che voglio, la macchina fotografica sono io.
Ogni scatto, ogni momento, ha qualche cosa di magico, so che posso trasmettere una riflessione quindi scatto senza cercare la perfezione estetica perché nella fotografia la foto perfetta non esiste, esiste solo la propria foto.
Works:
Fotografo e grafico: Mantra Informatico (cover CD), Elicoide (cover LP)
Fotografo ufficiale: Star for one day (Facebook). Artisti Loto (Facebook)
Fotografo ufficiale: Bowie Dreams, Immigrant Songs, Roynoir, Le Sciance, Miss Pineda.
Shooting: Federico Poggipollini, Roynoir, Heide Holton, Chiara Mogavedo, Gianni Venturi, Double Power big band, Progetto ELLE, Star for one day, Calicò Vintage.
Radio: Conduttore su LookUp radio di un contenitore artistico, con la presenza di artisti.
Fotografo ufficiale: John Wesley Hardyn (Bo), Reelin’and Rocking’ (Bo), Fantateatro (Bo), Nero Factory (Bo), Valsamoggia Jazz club (Bazzano), Friday Night blues (Bo), Voice club (Bo), Stones (Vignola), il Torrione (Fe), L’officina del gusto (Bo), Anzola jazz, Castelfranco Emilia blues, Bubano blues, Mercatino verde del mondo (Bo), L’Altro Spazio (Bo), Ramona D’Agui, Teatro del Pratello (Bo), P.I.P.P.U Domenico Lannutti, Insegui L’Arte (Badolato CZ), Artedate (Mi), Paratissima Expo (To), Teatro Nuovo e club Giovane Italia(Pr), Teatro Comunale e Dehon (Bo), Teatro delle Passioni (Mo).

error: Sorry!! This Content is Protected !!

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Con questo sito acconsenti all’uso dei cookie, necessari per una migliore navigazione. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie vai su https://www.sound36.com/cookie-policy/

Chiudi