Amici populisti e compatrioti, prestatemi orecchio: io vengo a parlare al funerale della Democrazia Rappresentativa, non a lodarla! Il male che i partiti fanno sopravvive loro mentre il bene è sepolto con le loro ossa.
La nobile Giorgia v’ha detto che il Parlamento è il luogo dei giochi di potere, è lì che i governi vengono colpiti e fatti cadere. È lì che viene tradita la volontà popolare. Se così è, è un ben grave difetto: e gravemente il Popolo ne ha pagato il fio! E allora Giorgia, uomo d’onore, permetterà a voi Popolo di eleggere colui che avrà l’onore di governarvi. E il Presidente della Repubblica non potrà più rovesciare il Governo e tradire la vostra volontà. Non è forse sacra la volontà popolare? Non è lo stesso Dio a parlare direttamente al Popolo?
Qui, col permesso di Giorgia e degli altri – ché Giorgia è uomo d’onore – così sono tutti uomini d’onore – in verità vi dico che la Democrazia Rappresentativa fu mia amica, fedele e giusta verso di voi. Ma Giorgia dice che fu ambiziosa, e Giorgia è uomo d’onore. La Democrazia Rappresentativa ha evitato che l’Italia fallisse per mano dello scellerato Imperatore Silvio! Tutti vedeste il Presidente della Repubblica, per il mezzo del Parlamento, salvarla dalle sue grinfie impazzite e riportarla sulla retta via. Ma Giorgia dice che il Presidente della Repubblica fu ambizioso e che mai più la Patria sarà affidata ad un Salvatore senza la benedizione di voi Popolo. E invero, Giorgia è uomo d’onore.
Non parlo, no, per smentire ciò che Giorgia disse, ma qui io sono per dire ciò che io so. So che il Popolo, sacro e benedetto, si innamorò di Benito e fu tragedia. So che si innamorò di Silvio. E fu farsa, tragica. So che si innamorò del governo populista gialloverde. E vedeste tutti cosa accadde al Papeete quando colui che ben conoscete invocò, a torso nudo, i pieni poteri!
In verità vi dico, al Popolo voglio bene. Ed è per questo che voglio che la Democrazia Rappresentativa possa salvarlo da sé stesso. E forse un giorno anche da Giorgia, uomo d’onore.
Monologo per i populisti
So che il Popolo, sacro e benedetto, si innamorò di Benito e fu tragedia. So che si innamorò di Silvio. E fu farsa, tragica.