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MILANO C-JAZZ BAND @ LA RASSEGNA JAZZ DEL LIRICO

Scritto da Red

lunedì 17 gennaio – ore 21
TEATRO LIRICO GIORGIO GABER

lunedì 17 gennaio – ore 21
TEATRO LIRICO GIORGIO GABER
via Larga Milano
si apre
LA RASSEGNA JAZZ DEL LIRICO L’IMPROVVISAZIONE E’ IMPROVVISATA ?
con la
MILANO C-JAZZ BAND
solisti e prime parti:
Emilio Soana e Marco Mariani (trombe), Andrea Andreoli e Luca Missiti (tromboni), Giulio Visibelli e Marco Visconti Prasca (sassofoni), Mario Rusca (pianoforte), Marco Mistrangelo (contrabbasso e basso elettrico), Tony Arco (batteria) e gli studenti dei Civici Corsi di Jazz di Milano
Direttore ENRICO INTRA
Direttore aggiunto Luca Missiti
Solisti ospiti
ENRICO RAVA tromba
FRANCO D’ANDREA pianoforte
PAOLO DAMIANI violoncello
RITA MARCOTULLI pianoforte
ADA MONTELLANICO voce
RICCARDO SCIVALES pianoforte
ALBERT HERA voce
ELOISA MANERA violino
CLAUDIO FASOLI sassofono
introduzione al concerto a cura di Maurizio Franco

Nel corso del concerto verrà presentato il libro: L’improvvisazione è improvvisata? di Ernico Intra e Riccardo Scivales, a cura di Maurizio Franco (M&P/M’O editori)
Un grande ritorno, con un nuovo nome e un nuovo spazio, per la big band di Enrico Intra, per venticinque anni Civica Jazz Band e ora Milano C-Jazz Band. Un cambio di nome che segna uno sviluppo ulteriore dell’orchestra nata come laboratorio dei Civici Corsi di Jazz che, pur non cambiando la sua filosofia progettuale, amplia l’organico a un numero superiore di docenti del prestigioso istituto milanese, acquisendo una varietà stilistica interna dal respiro ancora più ampio.
Una band che ha trovato una nuova casa nello storico Teatro Lirico, finalmente riaperto ai milanesi, dopo la straordinaria ospitalità ricevuta al Piccolo Teatro per oltre vent’anni. Non è mutata invece la formula, basata sui progetti speciali, le produzioni originali, gli omaggi a grande personalità della scena jazzistica italiana e internazionale, a cui gli appassionati milanesi sono abituati.
Il concerto di apertura porta uno stimolante titolo: L’improvvisazione è improvvisata? Preso dall’omonimo libro scritto da Intra e da Riccardo Scivales e curato da Maurizio Franco che viene presentato ufficialmente nel corso della serata di apertura, in cui per la prima volta vengono raccolti decine di esempi di improvvisazione scritti e commentati dai loro autori, cioè oltre quaranta tra i più famosi musicisti italiani di jazz, scelti senza pregiudiziali stilistiche e generazionali, oltre a saggi scritti da importanti musicologi e studiosi e un focus sul piano jazz dello stesso Scivales. Alcuni tra coloro che hanno preso parte alla stesura del volume partecipano come solisti ospiti della band per eseguire arrangiamenti scritti specificamente per loro: da Enrico Rava a Claudio Fasoli e Franco D’Andrea, icone del nostro jazz, a due first ladies quali Rita Marcotulli e Ada Montellanico, a una figura di grande artista progettuale come Paolo Damiani, sino allo stesso Scivales e a due delle nuove personalità della scena italiana del jazz quali Albert Hera ed Eloisa Manera, che nell’insieme costituiscono un cast assolutamente fantastico di assoluta varietà espressiva. In sostanza, qualcosa di unico.
Il prosieguo della rassegna, di cui alleghiamo il programma, è altrettanto originale e dai forti contenuto culturali e artistici, a cominciare dalla serata dedicata alla grande arte dell’arrangiamento, che vedrà protagonisti, oltre a importanti solisti ospiti, un piccolo gotha degli arrangiatori italiani di jazz. A due grandi solisti, ma anche a un arrangiatore e direttore d’orchestra quale George Gruntz, è dedicato il terzo appuntamento, con la tromba e il flicorno di un musicista di fama mondiale quale lo svizzero Franco Ambrosetti e i sassofoni di uno strumentista e autore di assoluta visione progettuale come Claudio Fasoli. Il quarto concerto ospita l’incontro tra due band che nascono nell’ambito della didattica jazz italiana, con la Milano C-Jazz band e lla Verdi Jazz Orchestra che ha sede nel Conservatorio milanese G.Verdi, diretta da un arrangiatore e pianista del calibro di Pino Jodice. Infine, uno sguardo tutto milanese per il concerto conclusivo, che tocca la relazione tra il mondo jazzistico e quello di cantautori e attori notissimi in occasione della presentazione di un altro volume, questa volta dedicato proprio al rapporto tra il capoluogo lombardo e il jazz visto nelle sue varie sfaccettature.
Come di consueto, ogni concerto verrà introdotto da un’agile guida all’ascolto curata da Maurizio Franco, nel segno della continuità di una formula molto apprezzata dal pubblico.

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