Sì, mi manca.
Mi manca il mettere in ordine l’attrezzatura prima di un evento, mi manca l’arrivare nel luogo predestinato e sentire “Garotta, Sound36” mentre ricevo la chiave di un paradiso in terra. Mi mancano quei pochi istanti prima che inizi lo spettacolo dove con fare maniacale ricontrollo per la mille e una volta in più le impostazioni della macchina fotografica, dove per qualche secondo il cuore batte veloce, toglie il fiato. Le luci ti accecano, i suoni martellano sui timpani, gli occhi si riempiono di gioia. Aspetto sempre a scattare, quando posso, almeno sino al secondo pezzo, perchè sono certo che gli stessi controlli gli stessi battiti e lo stesso fiato tagliato lo abbia l’artista che sale sul palco e cominci il suo spettacolo. Poi tutto si normalizza, dal secondo pezzo “siamo” tranquilli, si può cominciare.
Mi manca.
In questo momento dove tutto si è fermato, anche chi fotografa la musica e lo spettacolo in genere è fermo.
Sui social sono pochissime le immagini di spettacoli che si possono ammirare,ovviamente riprese prima dello stop, e allora lancio un grido, ma dove siete finiti tutti, amici fotografi?
La malinconia e il dover riporre l’attrezzatura ci ha fatto mettere da parte quello che noi siamo? Non possiamo privare chi ci ha guardato e ringraziato sino a poche settimane fa, della bellezza dello spettacolo, dei suoni, delle luci, degli abiti, dei luoghi. In questo momento dove i social media sono assediati da tutti, dove chi riesce esterna le sue paure, qualcuno trova il tempo di informare gli altri, gli amici ti cercano, e noi, ci permettiamo di lasciare il campo sguarnito?
No non possiamo, lo dobbiamo a tutti, ma sopratutto a chi ci ha aiutato nel raccogliere i sogni ed i momenti più belli vissuti dietro ad una macchina fotografica.
Io lo faccio qui, ora. Vi prego non lasciate questo mondo vuoto.
Articolo e foto di Erminio Garotta