SOund36 vi presenta il meglio della musica del 2012, attraverso 4 PLAYLIST che spaziano dal mainstream agli emergenti passando per gli indipendenti. Insomma c’è n’è per tutti i gusti, gustatevele in questo inizio d’anno.
Il meglio del 2012 per le orecchie e gli occhi di Claudio Donatelli:
1. Grizzly Bear – Shields
Opera d’arte sospesa nel tempo e che attraversa spazi e luoghi diversi. Rock post moderno scritto ed eseguito con maestria e talento puro.
2. Ty Segall & White Fence – Hair
Giovani, poco carini ed arrabbiati. I due fenomeni della scena, non convenzionale, garage rock internazionale si uniscono in una fertile collaborazione.
3. Anais Mitchell – Young Man In America
La voce, la musica, le idee di questa giovane cantautrice americana, splendono e illuminano la scena folk internazionale.Questo è un disco di ottimo folk, scritto con passione, piccole canzoni dal grande potere emozionale.
4. Animal Collective – Centipede Hz
Ancora un’evoluzione positiva per la band di Baltimora, album più confidenziale, intimo ed elaborato, rispetto ai precedenti. Il sound è meno acquatico ma più spigoloso.
5. Alabama Shakes – Boys And Girls
Ritmo rotolante, sound sporco, Alabama Shakes suonano come una vecchia radio, in una stanza assolata, nel finire degli anni ’50. Le idee sono fresche, moderne e risentono dei differenti gusti musicali dei 5 musicisti.
6. King Of The Opera – Nothing Outstanding
Cambio, svolta, rivoluzione, evoluzione. Di tutto ciò si tratta!A partire dallo stesso cantato, che aveva messo in risalto le magnifiche doti di Alberto, oggi la voce ha più sfumature, è uno strumento melodico eccezionale, si mescola con gli strumenti per poi venire fuori con forza e controllo.
7. Carlton Melton – Photos of Photos
Non esiste nessuna partitura a precedere il lavoro di studio, nessun componente della band californiana sa cosa andrà a registrare. Libera espressione, potere della fantasia.
8. Giardini di Mirò – Good Luck
Oggi i Giardini di Mirò sono un buon gruppo di rock internazionale, e Good Luck è il disco che testimonia la loro perfetta forma artistica. Tante idee fresche, oneste, suonate magistralmente.
9. Marry Waterson & Oliver Knight – Hidden
Questo disco si aggiudica il premio come migliore colonna sonora per un viaggio nell’Inghilterra dei piccoli paesi, delle campagne, dei villaggi dove ancora c’è molta vita e dove le storie sembrano non esaurirsi mai.
10. Cody ChesnuTT – Landing On A Hundred
In questo nuovo episodio della carriera di Cody le coordinate musicali sono più chiare, sembra di passeggiare per le strade di Memphis, tra gli anni ’60 e ’70 quando Al Green e Buddy Guy spaccavano i cuori di tanti ragazzi.