SOund36 vi presenta il meglio della musica del 2012, attraverso 4 PLAYLIST che spaziano dal mainstream agli emergenti passando per gli indipendenti. Insomma c’è n’è per tutti i gusti, gustatevele in questo inizio d’anno.
Il meglio del 2012 per le orecchie e gli occhi di Annalisa Nicastro:
I 5 migliori debut album tra tutti quelli arrivati nella redazione di SOund36
1) Alabama Shakes- Boys & Girls
Strabiliante e giovanissima band statunitense dal ritmo rotolante e dal sound sporco. Gli Alabama Shakes suonano come una vecchia radio, in una stanza assolata, nel finire degli anni ’50. Il disco è fresco, dagli spunti melodici che richiamano alcuni grandi maestri del genere soul, con un pizzico di rumorosa sfrontatezza diffusa negli attuali ambienti underground.
2) Stubborn Heart – Stubborn Heart
Gli Stubborn Heart hanno pubblicato un ottimo disco, musica elettronica dall’approccio pop e con una forte radice soul. Notevoli sono gli apprezzamenti di critica, il The Guardian li ha definiti tra le migliori band del momento, mentre Rough Trade li ha proposti come album del mese. Veloci beat, ancora arrangiamenti minimali, piccole melodie strumentali sulle quali la voce costruisce la fortuna di queste tracce.
3) Pinkunoizu – Free Time
Il quartetto musicale originario di Copenaghen con base quasi stabile a Berlino realizza Free Time: la nuova frontiera di un genere – non genere che raccoglie dentro sè l’avanguardia e il folk internazionale. Musica colta che gioca con il potere visionario della bassa fedeltà, che spinge in alto lo spirito di chi avvicina le orecchie alle casse. La band ha il grande talento di assorbire ciò che la vita vissuta offre sottoforma di linguaggio e informazioni, per poi rielaborare in una sorta di art rock dall’efficace attitudine popolare.
4) Colapesce – Un Meraviglioso Declino
Ben 13 canzoni che si immergono nel calmo mare della musica pop, senza maschere o boccali, corpo e anima in ammollo sotto il caldo sole siciliano. Lorenzo è un attento conoscitore di musica internazionale, influenze anglosassoni vengono miscelate con le nuove linee melodiche della lingua italiana. Strumenti acustici introducono, la voce sussurra l’amore, parte il ritornello e toglie il respiro, con riff di chitarra perfetti. Un album da vero fuoriclasse del genere e disegna spartiti di grande empatia, che rimarranno a lungo nei pensieri degli ascoltatori.
5) Werner – Oil Tries To Be Water
Un mix di strumenti acustici che si incontrano sulle rive di un calmo corso d’acqua. Apparentemente calmo, perché tra le singole molecole sono racchiuse passioni, storie, vite, pensieri, sentimenti di tutte le terre che l’acqua arriva a toccare nel suo scorrere. Dieci canzoni acustiche, con un songwriting intimista e raffinato, ballate dal taglio malinconico e che lasciano molto spazio alle immagini che le note riescono ad evocare.