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I soliti ignudi

Da una pubblicità mandata in onda sul digitale terrestre, apprendo che esiste un gioco televisivo sulla ricerca dell’anima (davvero?) gemella mandato in onda dalla pay tv Discovery plus intitolato Naked Attraction.
La novità starebbe nel fatto che il o la single protagonista del gioco sceglie il o la partner ideale tra sei concorrenti basandosi esclusivamente su particolari anatomici che sarebbero svelati poco a poco a partire dai piedi. L’ultimo particolare ad essere mostrato è il volto, che incornicia gli occhi che, come si sa, sono lo specchio dell’anima, di cui poco importa. Veniamo però rassicurati che i corpi non sono perfetti, sono quelli di uomini e donne comuni. Giunti alla scelta finale il single selezionatore si denuda a sua volta e se i due si piacciono, se ne vanno via insieme.
L’attenzione si focalizza specialmente sugli organi sessuali e durante una puntata del format inglese che va in onda dal 2016 su Channel 4, una partecipante ha liquidato un candidato dichiarandogli apertamente: il tuo scroto non mi è piaciuto.
Francamente penso che si stia raschiando il fondo del barile, in cerca di programmi che attirino l’attenzione di un pubblico sempre più anestetizzato dalla volgarità e dall’esibizionismo.
La direzione l’aveva indicata Uomini e Donne in onda dal 1996 con l’intento originario di affrontare tematiche di coppia commentate da un pubblico non troppo sottile presente in sala, ma che poi è diventato il programma di incontri sentimentali che conosciamo oggi, nella doppia variante per giovanotti e attempati. Ho fatto spesso fatica a guardarlo per il forte imbarazzo provato sia per concorrenti che per i commentatori. A mio giudizio una fiera del narcisismo, dell’esibizionismo e dell’aggressività in linea col costume nazionale (il programma è ovviamente seguitissimo).
Le stesse cattive qualità le abbiamo ritrovate nei grandi fratelli, nelle isole, anche quelle della tentazione, e nelle fattorie varie, dove protagonisti anche famosi perdono la loro allure dandosi in pasto ad un pubblico assetato di esperimenti umani e desideroso di vedersi assolto dalle proprie meschinità contemplando quelle dei Vip. Una mitologia pop degradata proporzionalmente alla nostra decadenza.
Ora siamo agli ignudi, che dovrebbero portare questa ventata di novità nei palinsesti. Mi chiedo: perché diciamo di combattere la violenza di genere e poi mandiamo in onda un programma che riduce in pezzi le persone senza considerarle nella propria interezza ma solo nei particolari fisici e sessuali? Una promessa di godimento completamente distaccata dalla persona. Ed è questa brutale oggettivizzazione che causa quella mancanza d’empatia che può scivolare facilmente nella violenza. Costruirci sopra un programma televisivo non mi sembra una grande idea, ma sono sicura che, come la versione inglese, avrà un grande successo.

E/O (L’eremita osservatore)

About the author

L'Eremita Osservatore

Mi definisco Eremita osservatore per l'ammirazione per Leopardi e la sua straordinaria lucidità. Eremita perchè già prima della pandemia ho inaugurato una fase molto ritirata della mia esistenza, osservatore perché guardando gli altri esseri (dis)umani non mi riconosco più nei loro gusti, comportamenti e divertimenti e li considero al pari di una specie diversa dalla mia, con la stessa curiosità e attenzione di un entomologo.

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