Camp Jened, tanti anni fa,
realizzò un sogno di amore e libertà:
Figli dei fiori e disabili, nessuna differenza
A Camp Jened per tutti c’era accoglienza.
Quegli hippies capelloni parevano dei pazzi,
Ma in mezzo a loro eravamo solo ragazzi.
Il campo tante cose riuscì a insegnare,
A essere liberi e per i diritti lottare.
Solidarietà, collaborazione, amicizia,
Combattere insieme contro l’ingiustizia.
Fuori il mondo ostile che non aiuta
Offende, discrimina, rifiuta.
Barriere, ghettizzazione, scuole speciali
“Che non si provino neanche a credersi normali!”
Ma la misura è colma, i tempi son maturi
Dei nostri diritti ora siamo sicuri.
Siamo uniti, siamo compatti, occupiamo e resistiamo
la Sezione 504 della legge di riabilitazione rivendichiamo!
Dolore, sofferenza, umiliazione
Infine il riconoscimento dalla nazione.
Non solo nostro il problema, non solo nostro il male
“Visto da vicino, in fondo, nessuno è normale!”
Poesia di Red Sheep
Illustrazione di Caroline Freddi