Have a Drink on Me Day Fest

Articolo di Floriana Giudetti
Foto di Gigi Fratus

La terza edizione del Have a Drink on Me Day Fest chiude riportando sul palco gli alfieri del thrash metal italiano per antonomasia. Davide Preda è infatti riuscito a convincere Tommy Massara a calcare il palco allestito in quel di Brembate di Sopra, in provincia di Bergamo, per quella che sarà l’unica data live degli Extrema.
Un colpo veramente eccellente quello messo a segno da Davide e dall’Associazione Culturale Giovani & Musica.
Si parte nel tardo pomeriggio a riempire la piazza di musica grazie ai Perpetual Fire, band milanese oramai giunta alla seconda decade di carriera e che vede tra le sue fila il fondatore Steve Volta, chitarrista della Pino Scotto band. Il set è bello tosto, con tempi serrati e il buon feeling della band da vita ad un suono massiccio. Pregevoli i solo di Steve, buona la performance vocale e il sound preciso di basso e batteria. A collegare il tutto con sapienza le tastiere che non sono mai invadenti ma si occupano di creare la giusta alchimia nella band. Una buona prova per i Perpetual Fire che scaldano il pubblico per la seconda band di giornata.
Eccoci quindi alla performance degli S.M.O.G. Band capitanata dal vocalist MarkOne Invernizzi, gioca in casa e si vede in tutto e per tutto. La band orobica ha un sound potente e preciso. Pregevole il fatto che i testi siano in italiano. Si comincia a scapocciare sul serio nella piazza e tutto questo è bene! La performance scorre via liscia come l’olio regalando momenti di esaltazione che ci instradano verso gli headliner della serata.
I meneghini Extrema, hanno fatto la storia del Thrash metal italiano e ritrovarli a distanza di anni suscita in me grande curiosità. Del nucleo originario è rimasto il solo Tommy Massara a portare avanti il gonfalone thrash metal del combo milanese. L’occasione di ritrovarli nella dimensione live è data anche dal festeggiare i trentanni di Tension at the seems album capostipite del genere in Italia.
La band si presenta sul palco e fin dalle prime note dà un senso di solidità impressionante.
Tommy macina riff su riff insieme a Marco, new entry alle chitarre e che da già ottima prova delle sue capicità. Frullo picchia le pelli come se non ci fosse un domani, coadiuvato da Gabri al basso fanno tremare palco e piazza che si riempie delle loro good vibes. La voce di Spigno... beh, Tiziano è gasatissimo e spinge fino in fondo regalando momenti di altissimo livello.
Un’ora e mezza di pugni nei denti, calci nello stomaco e schiaffoni in faccia!!!
Gli Extrema, grazie a Tommy, non se ne sono mai andati, ma sopratutto grazie a lui son tornati, più forti e più cattivi di prima.

Un ringraziamento a Davide e Manuel per l’accoglienza e per averci permesso di rivivere i fasti di un tempo con quel pizzico di nostalgia, per nulla malinconica, che rende la vita stimolante.