Sound&Vision

Giovanni Falzone Metropolitan Band @ Blue Note

Scritto da Gigi Fratus

Sul palco della venue milanese di via Borsieri si compie, ancora una volta, una delle magie che solo la musica sa regalarci. All’esterno un violento acquazzone imperversa per le via della città, dentro al Blue Note, il 6 giugno,  una volta accese le luci della ribalta comincia ad imperversare, passionale com non mai, la musica di Giovanni Falzone e della sua Metropolitan Band.
L’aspetto più gradevole delle composizioni del musicista nativo di Lippstadt ma cresciuto ad Aragona (Ag), sta nella passione e nell’amore smisurato che riversa dentro alla sua tromba. Ma non è tutto qui. Dotato di un talento eccezionale fa della poliedricità nella scrittura uno dei suoi punti di forza. Ma veniamo allo show. Perchè di un vero è proprio show si tratta quando sul palco sale il nostro musicista. Non solo musica ma anche spettacolo… è padrone del palco il caro Giovanni, si muove, accompagnando ogni nota con mimiche, posture, ammiccamenti che assecondano in ogni istante rotondità, corposità e spigolature di quanto, con la sua giovane band, propone al pubblico.
Spiega come nascono i suoi brani, come li coccola e studia, come ne decide i titoli: “Un giorno ho visto due aironi amoreggiare, mi hanno ispirato ed è nata “Herons in Love”, oppure: “Questo brano è naif, molto naif. Ed è in trequarti. Come potrei intitolarlo? Trequarti Naif…” e via dicendo. Insomma di tutto si potrebbe dire tranne che gli manchi il senso dell’umorismo. Ma torniamo alla serata. Interroga il pubblico prima di presentare il Brano “Astor” dedicato ad Astor Piazzolla per il centenario della nascita: “qualcuna sa quando è stato?” il silenzio domina nella platea… “I’undici Marzo di quest’anno”, aggiunge. Un brano di una poetica e un intensità struggente, scritto e dedicato con amore alla memoria del grande musicista argentino scomparso nel 1992.
Filippo Rinaldo al pianoforte sublima i passaggi nei vari brani proposti con una padronanza tecnica impressionante figlia di un tocco tanto delicato quanto preciso. Nel susseguirsi dei brani, spiccano tra gli altri, i Già citati”Trequarti Naif” e “Herons in Love” ma anche, ad esempi, “Il viaggio di Piero”. Stefano Zambon da prova di grande solidità al contrabbasso, proponendo un suono pastoso ed incisivo, così come alla batteria Andrea Bruzzone dà prova di tutte le sue capacità regalandoci un assolo ricco di fantasia e pregevole tecnica e velocità. Una serata davvero riuscitissima dove la band ci regala un bis infinito a rimarcare come l’ensemble palco/platea sia particolarmente riuscito.
Grazie a tutto il team ABGPR, per la consueta disponibilità e al Blue Note Milano per la sempre cortese accoglienza.

Articolo e foto di Gigi Fratus

 

Band:
Giovanni Falzone: Tromba ed elettronica
Filippo Rinaldo: Pianoforte
Stefano Zambon: Contrabbasso
Andrea Bruzzone: Batteria

 

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About the author

Gigi Fratus

Nato a Seriate (Bg) nel 1969, due grandi Amori, mio figlio Mattia e la mia Morgana, un’Aprilia RSV del 2003.

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