Un viaggio dentro il mese più assurdo e prolifico del 2014
Abbiamo aspettato, sbuffato per i perenni rinvii, messo in replay sporadici singoli e featuring per giorni e giorni, spulciato tracklist e cover art in attesa dell’uscita dei progetti dei nostri artisti d’oltreoceano preferiti. Avevamo quasi perso la speranza. E poi, all’improvviso, è arrivato Ottobre, e un’orda di progetti si è abbattuta su di noi, rendendoci incapaci di intendere e di voler scegliere tra le miriadi di mixtape e album usciti, con il picco raggiunto ad Halloween, dove la mole di uscite ha toccato vette quasi insensate. Ce n’è davvero per tutti, nessuno escluso… come se non sapessimo già che l’esagerazione è nel DNA (anche musicale) di questa fantastica nazione che ha dato i natali all’hip-hop.
30/10 – Lil Boosie, Life After Death Row (Atlantic/Bad Azz Ent.)
Dopo gli anni passati in carcere per un’ingiusta accusa di omicidio e di spaccio di stupefacenti in prigione, Boosie si è ripreso il suo spazio nell’industria musicale. Silenziosamente, ha lavorato per mesi mentre tutti gli chiedevano un tape, un singolo, dei featuring. Alla fine, a ridosso di Halloween, Boosie ha dato a tutti quello che volevano. Life After Deathrow è un tape in cui Boosie Boo non suona ancora al 100%, ma la sensazione è che stia tenendo la meglio roba per l’album ufficiale. Non è più il party rapper di “Wipe Me Down” e “Loose As A Goose”. Boosie passa il tape a ricordare chi invece s’è scordato di lui in questi anni difficili, puntando il dito, ringhiando e covando un giustificatissimo odio. Condivide le difficoltà della vita coi fan in “I Feel Ya”, azzarda un singolo R&B con Trey Songz in “Face Time”, e mostra i muscoli in “Here We Go Again”. Non è più il Boosie che conoscevamo, è vero. Però, questa sua nuova faccia sembra essere più interessante e promettente che mai.
31/10 – Chief Keef, Back From The Dead 2 (Glo Gang)
Abbiamo dovuto aspettare un anno per un suo nuovo progetto, e soprattutto è stato necessario che Sosa si facesse cacciare dall’Interscope per riuscirci. L’incredibile ostracismo dell’etichetta che due anni fa gli rovesciò addosso 6 milioni di dollari era troppo per il principe di Chicago che, appena sciolte le briglie, ha tirato fuori ad Hallowen il seguito del progetto che l’ha lanciato. Sorprendentemente, il fido Young Chop cura solo 2 delle 20 tracce, mentre Keef ne produce ben 16. Il suo stile è minimalista, palesemente amatoriale ma creativo, e a primo acchito lascia storditi e affascinati. “Whole Crowd” è solenne coi suoi cori gotici, “Blurry” pulsa coi suoi synth da fabbrica degli orrori, e gli archi dominano nelle eteree “Cashin” e “Sets”. Keef è grintoso e volitivo, un bel ritorno al passato, eppure la novizia del suo approccio al beatmaking non supera il suo ricongiungersi a Chop, con “Stupid”, dolce e malinconica, assoluta gemma del progetto. Ora tutto dipende da lui: BFTD2 è un buon nuovo inizio, ma rilanciare la propria carriera richiederà ben altro impegno.
Patrizio Corda
Non è finita qui. Ci sono tanti altri progetti che meritano un ascolto. Eccoli qua
Run The Jewels 2 di Killer Mike & El-P
Under Pressure di Logic
STN MTN di Childish Gambino
Underground Cassette Tape Music di Gangsta Boo & BeatKing
Hear Sum Evil dei Da Mafia 6ix
Big Gucci Sosa di Gucci Mane & Chief Keef