Ultimamente, tra i tanti ci è arrivato un cd auto prodotto, un esordio discografico e i protagonisti sono due ragazzi italiani Luigi Maresca e Mirko Ravaioli. La loro collaborazione artistica inizia nel 2003 e si realizza sotto il nome di FermoImmagine. Il progetto si impegna sin da subito nella scrittura di canzoni che da un punto di vista musicale si ispira ad alcune band new wave degli anni ’80. Tracce essenziali, semplici nella struttura, accordi che si ripetono come loop senza soluzione di continuità. Chitarra, basso e voce, tutto qui. Successivamente il duo riesce ad inserire, anche con l’aiuto di amici musicisti, inserti elettronici, colpi di drum machine. Il tutto prende via via forma, idee, riff, parole, melodie.
Nel 2012 i FermoImmagine riescono nel riunire il materiale migliore, a lungo provato nei tanti live, nel cd dal titolo Foto Ricordo. Le 11 tracce hanno un forte sapore malinconico, nelle musiche come anche nei testi. I ricordi vengono presentati sul tavolo proprio come delle fotografie, scatti di vita comune, flash quotidiani. La strumentazione essenziale accompagna il cantato classico, rigoroso di Luigi. I toni sono bassi e a tratti cupi, il tutto favorisce un viaggio profondo nella memoria, alla ricerca di odori, sapori capaci di evocare momenti ed emozioni.
Le canzoni asciutte e mai urlate, al primo ascolto mettono in risalto quelli che sono stati gli ascolti preferiti del duo, ma successivamente Foto Ricordo si lascia apprezzare per la sua ricerca melodica, una delicato pop intimo ed essenziale. In questo Le Nuvole sembra proprio una delle tracce che mette meglio in risalto questa loro qualità. Altro momento ben realizzato è Quello Che Siamo, la traccia di apertura del cd, una sorta di manifesto di quello che sono i FermoImmagine, lontani amici dei CCCP, vicini di casa degli Interpool, sfamati dal moderno italian pop.
Un progetto che sicuramente non ha grandi ambizioni di classifica, ma che mostra tutta la loro immensa passione per la musica che scrivono e suonano.
FermoImmagine – Foto Ricordo
Le 11 tracce hanno un forte sapore malinconico, nelle musiche come anche nei testi. I ricordi vengono presentati sul tavolo proprio come delle fotografie, scatti di vita comune, flash quotidiani che favoriscono un viaggio profondo nella memoria, alla ricerca di odori, sapori capaci di evocare momenti ed emozioni.