Sound&Vision

“Double Soul experience/ Dhany” @ Bravo Caffè (BO)

“Non facciamoci mettere i piedi in testa, lottiamo per mantenere gli spazi e la musica per tutti”

In un momento così complicato per la musica il Bravo Caffè di Bologna continua a dare una mano ai musicisti per merito della caparbietà di Max Cattoli.
Il 20. 2.2021 è stata una serata abbastanza piena di pubblico composto e seduto a distanza. Tutti i musicisti indossavano la mascherina tranne Daniela Galli, la cantante, che ha sottolineato di essersi fatta per precauzione il tampone prima della serata.
Il palco del locale non è grandissimo, molto contenuto ma sempre fruibile, dove si esibiscono grandi interpreti, anche di fama internazionale.
I “Double Soul experience/ Dhany” sono una band “diversa”, composta di musicisti straordinari che non si perdono d’animo coinvolgendo il pubblico fin da subito e aprendo la serata con la presentazione di tutto il loro disco di fresca pubblicazione.
Un “sound tipicamente” incognito con voci calde sostenute da una potente ritmica di basso e batteria, trascinante fin dall’inizio. La serata si apre con la loro hit “Funk yourself ”, brano che ormai ha scalato le varie classifiche su tutte le piattaforme e che da subito ha fatto ingresso nelle varie radio.
La serata prosegue con “Castel falling” altro brano potente, tipicamente anni ’80 senza nulla da invidiare alle band del passato. Una vera sorpresa!! Sicuri sul palco come anche sulle tracce del disco, il concerto scorre velocemente mandando, in maniera abbastanza contenuta, il pubblico in visibilio. L’anima ribelle di Daniela Galli mantiene alta la concentrazione degli ascoltatori proponendo delle cover di Steve Wonder e di Gino Vannelli. Non ci sono differenze vocali, non ci sono cadute di stile, quasi due ore di una locomotiva perfettamente efficiente.
“Being the first time” è un brano che si distingue per il sax di Daniele Fabbri ,sempre alla ricerca di suoni oltre lo spazio, e tutto scorre ben omogeneo senza mai stancare l’ascoltatore.
Al termine della serata la commozione di Daniela Galli esplode con un: “grazie a tutti per aver dato la possibilità ancora una volta, di liberare la musica per tutti voi!” … cui segue un boato da stadio.
Personalmente mi sono emozionato moltissimo ritrovandomi in mezzo alla folla e soprattutto a parlare con i musicisti, scambiare opinioni e confrontarci.
Mi è stato regalato il disco “Double soul experience/ Dhany – Daydream”. Vi consiglio vivamente di comprarlo: è puro ritmo con tanta voglia di ballare senza compromessi. Sul disco si possono trovare due tracce come Bonus Track di: “Funk yourself” e “Piece of gold” entrambi remixati in puro stile discoteca anni 80/90..

DANIELA GALLI – voce
ANDREA BELLINI – tastiere
ALEX CASOLARI – chitarra
DEBORA GALLERANI – basso
EROS LOLLI – batteria

Foto e articolo: Alessandro Corona

 

About the author

Alessandro Ettore Corona

Alessandro Corona nasce a Bassano del Grappa (VI) nel ’57. Dopo aver vissuto in varie zone del Veneto, si trasferisce a Bologna negli anni’70, seguendo tutto il movimento artistico di quel periodo; dai fumetti di A. Pazienza e N. Corona, alla musica rock britannica e americana, a quella elettronica di stampo tedesco, al cinema d’avanguardia tedesco e francese, per approdare poi alla scoperta della fotografia internazionale seguendo corsi di approfondimento e di ricerca.

Scatto per non perdere l’attimo.
Esistono delle cose dentro ognuno di noi, che vanno messe a fuoco.
Esistono cose che ci circondano e che non vanno mai perse, attimi che possono cambiare il nostro futuro; ognuno di noi ha un’anima interiore che ci spinge verso quello che più ci piace o ci interessa.
Io uso la macchina fotografica come un prolungamento del mio braccio, la ritengo un contenitore enorme per catturare tutti quei momenti che mi appartengono.
Passato e futuro si uniscono fondendosi insieme e per caratterizzare l’anima degli scatti creo una “sensazione di fatica” nella ricerca dell’immagine mettendo in condizione l’osservatore, di ragionare e scoprire sé stesso dentro l’immagine.
Trovo interessante scattare senza pensare esattamente a quello che faccio; quando scatto il mio cuore muove un’emozione diversa, sento che la mia mente si unisce con estrema facilità al pulsante di scatto della mia macchina, non esito a cercare quel momento, non tardo un solo secondo per scattare senza riflettere.
Il mio mondo fotografico è principalmente in bianco e nero, il colore non lo vedo quasi più, la trasformazione cromatica è immediata.
Non esito: vedo e scatto!
La riflessione per quello scatto, si trova in mezzo tra il vedere e lo scattare senza esitare sul risultato finale, senza perdere tempo in quel momento.
Diventa immediato per me capire se quello che vedo e che intendo scattare può essere perfetto,
non trovo difficile esprimere quello che voglio, la macchina fotografica sono io.
Ogni scatto, ogni momento, ha qualche cosa di magico, so che posso trasmettere una riflessione quindi scatto senza cercare la perfezione estetica perché nella fotografia la foto perfetta non esiste, esiste solo la propria foto.
Works:
Fotografo e grafico: Mantra Informatico (cover CD), Elicoide (cover LP)
Fotografo ufficiale: Star for one day (Facebook). Artisti Loto (Facebook)
Fotografo ufficiale: Bowie Dreams, Immigrant Songs, Roynoir, Le Sciance, Miss Pineda.
Shooting: Federico Poggipollini, Roynoir, Heide Holton, Chiara Mogavedo, Gianni Venturi, Double Power big band, Progetto ELLE, Star for one day, Calicò Vintage.
Radio: Conduttore su LookUp radio di un contenitore artistico, con la presenza di artisti.
Fotografo ufficiale: John Wesley Hardyn (Bo), Reelin’and Rocking’ (Bo), Fantateatro (Bo), Nero Factory (Bo), Valsamoggia Jazz club (Bazzano), Friday Night blues (Bo), Voice club (Bo), Stones (Vignola), il Torrione (Fe), L’officina del gusto (Bo), Anzola jazz, Castelfranco Emilia blues, Bubano blues, Mercatino verde del mondo (Bo), L’Altro Spazio (Bo), Ramona D’Agui, Teatro del Pratello (Bo), P.I.P.P.U Domenico Lannutti, Insegui L’Arte (Badolato CZ), Artedate (Mi), Paratissima Expo (To), Teatro Nuovo e club Giovane Italia(Pr), Teatro Comunale e Dehon (Bo), Teatro delle Passioni (Mo).

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