Devo assolutamente fare una selezione di cose da eliminare, decluttering lo chiamano per farlo sembrare più glamour, ma è pur sempre un’attività faticosa.
Apro l’armadio con un misto di noia e ansia. Colpo d’occhio, un ammasso di vestiti sembra guardarmi impaurito.
Un pullover grigio topo mi sussurra tremante: “Io no… Scegli quello…” indicando un golf multicolore malamente piegato.
“No, ti prego!” mi supplica quello “Mi hai indossato due anni fa, ricordi? Eri felice così colorata e ti sentivi bella! Prendi invece qualcosa nel cassetto della biancheria, hai ancora il reggiseno per l’allattamento e tua figlia ha 20 anni!”
In effetti ha ragione, quel cassetto è stracolmo, è ora che lo prenda…di petto. Decisa tiro la maniglia, ma non riesco ad aprirlo. Strano, sembra bloccato. Percepisco un brusio provenire dall’interno. Avvicino l’orecchio e ascolto: “Tranquillo ti difendiamo noi, rimani lì, in fondo, non ti troverà!”
Un’altra voce ribatte: “Non ne sarei così sicura, la mia amica giarrettiera rossa, aveva resistito per 10 capodanni di fila, ancora con il cartellino, un giorno, la tipa là fuori, come una furia, ci ha rovesciato tutti per terra e ha scelto lei”.
“E ha preso solo la giarrettiera?” domanda una voce piagnucolosa…
“No, aveva preso anche me poi ci ha ripensato e mi ha rimesso a posto, ero salva!”
Era troppo per me, indispettita cambio cassetto e apro quello della bigiotteria.
Che orrore! Un groviglio di collanine, orecchini e catenine formano una specie di mostro luccicante. Non era così, l’avevo riordinato, ne sono sicura, si sono compattati da soli, a testuggine come soldati dell’esercito romano.
I miei oggetti mi fanno la guerra per restare con me, ma io… non ho voglia di combattere!
Chiudo l’armadio e mi faccio un caffè.
Decluttering
La mia amica giarrettiera rossa, aveva resistito per 10 capodanni di fila, ancora con il cartellino, un giorno, la tipa là fuori, come una furia, ci ha rovesciato tutti per terra e ha scelto lei