Uno spettacolo, non solo musica da ascoltare, ma anche un progetto visuale molto ipnotico. Al sottoscritto il tutto ha riportato alla mente alcune scene di The Wall, ma anche alcuni richiami a Ludovico Einaudi e, stupitevi, un lontano concerto dei Pooh, quello che ha poi dato vita a “Palasport”.
Un finale in crescendo sempre più martellante, quasi da rave. Ovviamente con il pubblico seduto, rispettoso ed ordinato, si è persa quella atmosfera che questa musica crea.
Una grande e perfetta bolla di musica dove immergersi e perdersi.
Un ringraziamento a BPM concerti che ci ha concesso l’opportunità di partecipare a questo evento