Sound&Vision

Cécile McLorin Salvant @ Teatro Duse

“Se c’è qualcuno che può portare avanti la discendenza delle tre grandi*, è questa giovane virtuosa” (NY Times)

Una voce “sottile” che attraversa le casse del tuo stereo, migliore ancora è l’ascoltato in cuffia. Questa è Cécile McLorin Salvant nata e cresciuta a Miami, dove ha iniziato gli studi di canto classico, trasferendosi poi nel 2007 in Francia ad Aix-en-Provence. Questo è il motivo per cui nei suoi dischi passa candidamente dal francese all’inglese, ma a volte si esibisce anche in Occitano e Creolo Haitiano, con una facilità estrema.
Dal 2016 al 2018 Cécile sforna una tripletta di Grammy Award per il miglior disco vocale: For One to Love, Dreams and Daggers e The Window. Sensazionale! Cécile abbraccia un repertorio piuttosto vasto che passa, oltre al jazz, al vaudeville al blues e folk strettamente interconnessi. Così abbiamo avuto la fortuna di vederla stasera al Teatro Duse, in centro a Bologna.
La serata, dedicata alla memoria di Jimmy Villotti, si è aperta con un ricordo video; in sala c’erano molti allievi del conservatorio G.B.Martini e tanta commozione. Céline si è presentata sul palco tutta molto colorata, ha distribuito a pubblico la sua grazia, non ha mai “invaso” i suoi compagni di viaggio, anzi, ogni strumentista ha dato sfoggio di quello che sa fare, principalmente Yasushi Nakamura al contrabbasso e non ultimo Keita Ogawa alla batteria.
E’ sempre molto difficile scrivere qualcosa quando si ascoltano certi colossi della musica jazz, mi è più facile invitarvi all’ascolto dei suoi dischi facendo così uno splendido viaggio musicale.

*Billie Holiday, Ella Fitzgerald e Sarah Vaughan 

https://www.cecilemclorinsalvant.com/ 

https://www.facebook.com/CecileMcLorinSalvantMusic/?locale=it_IT 

Teatro Duse (Bo) 28 10 2024
Cécile McLorin Salvant     voce
Sullivan Fortner                 pianoforte
Marvin Sewell                    chitarra
Yasushi Nakamura           contrabbasso
Keita Ogawa                       batteria

About the author

Alessandro Ettore Corona

Alessandro Corona nasce a Bassano del Grappa (VI) nel ’57. Dopo aver vissuto in varie zone del Veneto, si trasferisce a Bologna negli anni’70, seguendo tutto il movimento artistico di quel periodo; dai fumetti di A. Pazienza e N. Corona, alla musica rock britannica e americana, a quella elettronica di stampo tedesco, al cinema d’avanguardia tedesco e francese, per approdare poi alla scoperta della fotografia internazionale seguendo corsi di approfondimento e di ricerca.

Scatto per non perdere l’attimo.
Esistono delle cose dentro ognuno di noi, che vanno messe a fuoco.
Esistono cose che ci circondano e che non vanno mai perse, attimi che possono cambiare il nostro futuro; ognuno di noi ha un’anima interiore che ci spinge verso quello che più ci piace o ci interessa.
Io uso la macchina fotografica come un prolungamento del mio braccio, la ritengo un contenitore enorme per catturare tutti quei momenti che mi appartengono.
Passato e futuro si uniscono fondendosi insieme e per caratterizzare l’anima degli scatti creo una “sensazione di fatica” nella ricerca dell’immagine mettendo in condizione l’osservatore, di ragionare e scoprire sé stesso dentro l’immagine.
Trovo interessante scattare senza pensare esattamente a quello che faccio; quando scatto il mio cuore muove un’emozione diversa, sento che la mia mente si unisce con estrema facilità al pulsante di scatto della mia macchina, non esito a cercare quel momento, non tardo un solo secondo per scattare senza riflettere.
Il mio mondo fotografico è principalmente in bianco e nero, il colore non lo vedo quasi più, la trasformazione cromatica è immediata.
Non esito: vedo e scatto!
La riflessione per quello scatto, si trova in mezzo tra il vedere e lo scattare senza esitare sul risultato finale, senza perdere tempo in quel momento.
Diventa immediato per me capire se quello che vedo e che intendo scattare può essere perfetto,
non trovo difficile esprimere quello che voglio, la macchina fotografica sono io.
Ogni scatto, ogni momento, ha qualche cosa di magico, so che posso trasmettere una riflessione quindi scatto senza cercare la perfezione estetica perché nella fotografia la foto perfetta non esiste, esiste solo la propria foto.
Works:
Fotografo e grafico: Mantra Informatico (cover CD), Elicoide (cover LP)
Fotografo ufficiale: Star for one day (Facebook). Artisti Loto (Facebook)
Fotografo ufficiale: Bowie Dreams, Immigrant Songs, Roynoir, Le Sciance, Miss Pineda.
Shooting: Federico Poggipollini, Roynoir, Heide Holton, Chiara Mogavedo, Gianni Venturi, Double Power big band, Progetto ELLE, Star for one day, Calicò Vintage.
Radio: Conduttore su LookUp radio di un contenitore artistico, con la presenza di artisti.
Fotografo ufficiale: John Wesley Hardyn (Bo), Reelin’and Rocking’ (Bo), Fantateatro (Bo), Nero Factory (Bo), Valsamoggia Jazz club (Bazzano), Friday Night blues (Bo), Voice club (Bo), Stones (Vignola), il Torrione (Fe), L’officina del gusto (Bo), Anzola jazz, Castelfranco Emilia blues, Bubano blues, Mercatino verde del mondo (Bo), L’Altro Spazio (Bo), Ramona D’Agui, Teatro del Pratello (Bo), P.I.P.P.U Domenico Lannutti, Insegui L’Arte (Badolato CZ), Artedate (Mi), Paratissima Expo (To), Teatro Nuovo e club Giovane Italia(Pr), Teatro Comunale e Dehon (Bo), Teatro delle Passioni (Mo).

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