Sound&Vision

Bum Bum Festival 2023

Scritto da Sandro Niboli

Bum Bum Festival di Trescore Balneario dal 1993 è un punto di riferimento degli eventi estivi dal vivo in Lombardia

Anche quest’anno sono presente al Bum Bum Festival di Trescore Balneario che dal 1993, è un punto di riferimento degli eventi estivi dal vivo in Lombardia con queste dimensioni a mantenere 11 serate di grandi live ad ingresso rigorosamente libero e gratuito.
A renderlo possibile, un gruppo di circa 200 volontari che ogni anno prestano il loro tempo e professionalità per costruire un qualcosa di unico e con il fine ultimo della beneficenza. Ogni anno è una nuova avventura, un libro di pagine bianche da scrivere con il contributo di molti e quest’anno con un’attenzione particolare a Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura.
Giunto alla 31esima edizione, il festival si svolge presso il parco storico che è anche un anfiteatro naturale con un servizio di ristorazione con soluzione per tutti, comodo da raggiungere con un ampio parcheggio vicino.
Ospiti della serata di domenica 27 sono stati “nuovi” Mercanti di Liquore, la band è ritornata nel 2021 dopo dieci anni di inattività. Rimane il cuore originario di questo gruppo, Lorenzo Monguzzi brianzolo, a cui si aggiungono nuovi compagni di viaggio Nadir Giori (basso), Lorenzo Bonfanti (batteria) Andrea Verga (chitarrista e mandolinista) e il musicista bergamasco Elio Biffi, già tastierista dei Pinguini Tattici Nucleari.
Sul palco di Trescore abbiamo rivisto questa storica folk band dalla Brianza riprendere quel viaggio in cui i loro testi parlano di periferia, di umili, di vigliacchi, di cattiveria e di bontà.
Il loro futuro è l’uscita a fine anno di un nuovo album. Un titolo possibile per una delle canzoni sarà “Coltivare l’ortica”. L’anima dei Mercanti non verrà smentita.
Sul palco in apertura la band folk tutta brembana, Gotto Esplosivo, Antonio Capuzzo, Manuel Scolari e Nicola Milesi, con il loro nuovo sound.

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Prosegue a Trescore Balneario (BG) il “Bum Bum Festival” e per una sera l’area feste del parco Le Stanze si trasforma nella capitale della musica reggae made in Italy, con il concerto dei Africa Unite, nell’unica data bergamasca.
La band di Pinerolo, la più longeva del reggae in Italia, con 42 anni di carriera, ha regalato al folto pubblico presente i brani tratti dall’ultimo album, Non è fortuna.
Il titolo è collegato all’immagine in copertina di un funambolo. «Un simbolo — spiega Madaski, fondatore con Bunna del gruppo. Se dopo tutti questi anni siamo ancora qui, non è una casualità, ma la conseguenza di un equilibrio creativo. E se siamo ancora qui è anche perché ci divertiamo. Questo è il nostro segreto».
Bunna e Madaski rimasero folgorati da Bob Marley tanto da fondare gli Africa Unite nel 1981, anno della sua morte: da allora hanno resistito alle mode, ai cambi di formazione, macinando così tanti chilometri in furgone che si è perso il numero dei concerti. Immutabile anche il sodalizio dei due musicisti.
«Quando ci siamo conosciuti avevamo cinque anni — sorride Madaski —, siamo stati compagni di scuola, a 17 anni abbiamo iniziato a suonare insieme, viviamo a 400 metri di distanza. Abbiamo gestito le nostre carriere in modo consensuale, io ho suonato e prodotto con disparati personaggi, Bunna è deejay. Il nostro è un rapporto forte, che va oltre la semplice amicizia».
In questa tournée “Perché non è fortuna tour 2023”, non sono mancati i pezzi storici, come «Sotto pressione», «Ruggine», «Scegli», «Il partigiano John» e «7 Secondi», terzo singolo estratto dall’ultimo disco. «Il brano racconta una storia autobiografica — prosegue Madaski —, quattro anni fa ho avuto un problema di salute, il mio cuore si fermava per 7 secondi, mancava l’impulso elettrico. Il difetto è stato risolto dalla tecnologia, con il pacemaker. E così adesso ho un piccolo telecomando inserito che per fortuna non si è mai attivato».
Ad aprire la serata, il suono ska-rocksteady-reggae con tanta anima ed energia dei The Magnetics; la band è stata fondata da Olly Riva (Shandon) nel 2017 ed ora è una solida realtà costantemente in tour in tutto il mondo.

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La band più longeva della musica italiana, i Nomadi di Beppe Carletti ospite al “Bum Bum Festival” di Trescore Balneario (BG) per festeggiare i sessant’anni del gruppo.
In una serata in cui il tempo è stato clemente e un pubblico delle grandi occasioni che ha riempito ogni angolo del Parco Le Stanze di Trescore, in perfetto orario si parte con il nuovo singolo “Cartoline da qui” che dà il titolo all’album uscito quest’anno. È un profondo racconto di intense immagini, nato dal genio di Luciano Ligabue dopo la visita alla mostra di Augusto Daolio a Reggio Emilia “Uno sguardo libero”, scritta guardando cartoline e dipinti di Augusto, un grande regalo ai Nomadi per i loro 60 anni.
Beppe Carletti racconta: «Questo è un disco di una volta quando tutti prendevano gli autori impegnati: noi abbiamo Luciano Ligabue, Francesco Guccini e Giorgio Faletti. Ho chiamato Francesco “Ti ricordi nel 1967 il primo disco Per quando noi non ci saremo? Ci desti una poesia, cosa dici lo rifacciamo?”. “Certo, però non avere fretta”, fu la risposta.
Era settembre e ai primi di gennaio ho richiamato Raffaella, la moglie, e mi dice che tra quattro giorni sarebbe arrivato il pezzo. Avevo già in mente di far recitare queste cose a Neri Marcorè. Mi interessava Neri per il suo essere, la sua voce, perché lui è credibile e subito ha detto di sì.
Poi avevo questo testo di Giorgio Faletti. Lo avevo incontrato a Lampedusa, al festival che organizza Baglioni a cui ci aveva invitati e mi aveva dato questa poesia rimasta per anni nel cassetto.
Negli anni Ottanta non suonavamo più Io vagabondo ed è stato Fiorello che con il Karaoke l’ha ripescata e da allora è diventata un inno, unico nella panoramica della musica italiana. Mi ricordo che quando la portammo alla casa discografica per inciderla per il Festivalbar ci dissero “se vi piace fatela pure”. Una delle nostre fortune è sempre stata di fare noi le scelte e rimanere noi stessi. Noi con il nostro modo di essere o di fare, di stare in mezzo alla gente, un certo tipo di canzone perché quando viene una famiglia a un concerto con i bambini vuol dire che l’ambiente è pulito e le parole sono quelle giuste».
Sessant’anni sono volati via, sono stato fortunato. Se volevo chiudere facevo un disco con tutte le hit, noi vogliamo dire che c’è ancora vita. Noi andiamo avanti, noi ci sentiamo gente di parola, noi crediamo ancora in queste cose qua. Le nostre scelte di sessant’anni fa sono diventate il nostro modus vivendi. Ho fatto della solidarietà il modo di fare le mie vacanze. Io ogni tanto vado a vedere cosa abbiamo fatto, queste cose vanno seguite.
Una tournée intensa che prosegue e attraversa l’Italia da mesi e proseguirà in autunno nei teatri.
I Nomadi sono Beppe Carletti (tastiere, fisarmonica e cori, dal 1963), Cico Falzone (chitarre e cori, dal 1990), Daniele Campani (batteria, dal 1990), Massimo Vecchi (basso, voce, dal 1998), Sergio Reggioli (violino, voce, dal 1998), Yuri Cilloni (voce, dal 2017).
Ad aprire la serata il cantautore Lorenzo Bonfanti, cosi si definisce “Cantante per caso, cantautore per scelta”. Oltre ad essere batterista e seconda voce della band Mercante di Liquore, scrive musica e testi per la band Shiver Folk con la quale sono stati la band di Davide Van de Sfroos per il FOLKCOOPERATOUR del 2016/2017.

Si ringrazia il BUM BUM Festival per il graditissimo invito.

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About the author

Sandro Niboli

Sandro Niboli nasce a Lumezzane (BS) nel 1965.Oggi vive e lavora a Gorgonzola (MI)
Si appassiona alla fotografia già da giovane e frequenta diversi corsi per apprenderne le tecniche e le infinite possibilità di creazione artistica.
Nel suo percorso di ricerca artistica e di crescita professionale, s’intrecciano numerose esperienze di taglio differente, dalla cronaca locale agli eventi, dallo sport alla musica live.
Fotografare per lui significa raccontare, cogliere emozioni e sentimenti attraverso le immagini.

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