Sound&Vision

Blue Moka @ Teatro Bibiena

Scritto da Gabriele Lugli

Blue Moka con Fabrizio Bosso nella stupenda cornice del teatro  Bibiena di Mantova per la rassegna “ You Must Belive in Spring”

Il secondo appuntamento nell’ambito di “ You Must Belive in Spring” festival 2024 si è svolto nel bellissimo Teatro Bibiena di Mantova dove hanno suonato in un gradevole e bel concerto i Blue Moka. “Blue Moka” è anche l’album d’esordio del quartetto composto da Alberto Gurrisi (hammond), Emiliano Vernizzi (sax), Michele Bianchi (chitarra) e Michele Morari (batteria) con la partecipazione di Fabrizio Bosso. La cifra stilistica del gruppo oscilla tra ricerca di linguaggio, tradizione e groove, uno spazio che tutti i membri abitano con complicità grazie al sound energetico che li contraddistingue.
I “Blue Moka” nascono nel 2009 , da un’idea di un gruppo di amici affiatati e innamorati del jazz. Nel 2014 la band realizza un altro sogno: quello di suonare con Fabrizio Bosso.
La prima serata con Fabrizio è stata incredibile – ricorda Morari – prima del bis ci siamo radunati per decidere il brano di chiusura e, in quel momento, Bosso ci ha comunicato la volontà di partecipare come ospite al nostro progetto.
Dopo due anni di concerti in numerosi club e festival italiani, dove Bosso partecipa come guest, la collaborazione artistica viene suggellata nel primo disco di studio della band. “Blue Moka” raccoglie le diverse anime della band ed è una miscela di modern jazz, R&B e funk, con un grande rispetto per la tradizione hammondistica degli anni ’60 .
Sullo sfondo, i numerosi artisti che hanno influenzato e formato i componenti del quartetto: Jimmy Smith, Art Blakey, Winton Marsalis, Brian Blade, Pat Metheny, fino a Robert Glasper, Roy Hargrove, Larry Goldings. Tra i brani originali, Bacon VS Tofu (di Emiliano Vernizzi) è il primo brano suonato con Bosso, mentre I felt this for you (di Michele Bianchi) è stato il tassello risolutivo che ha evidenziato la capacità del gruppo di esplorare insieme nuove sonorità. Caratterizzata da un suono nordico in netta contrapposizione con il bop tipico dell’hammond, Clear (di Morari e Bianchi) è un motivo che Michele Morari aveva in testa durante un viaggio solitario in Lapponia. 30 mesi nasce da una session di quattro giorni di prove, durante i quali Alberto Morari ha mangiato chili di Parmigiano Reggiano stagionato 30 mesi.

Sito : www.bluemoka.net

Facebook : www.facebook.com/bluemokaband

Instagram : www.instagram.com/bluemokaband

Blue Moka feat. Fabrizio Bosso
Alberto Gurrisi, hammond
Emiliano Vernizzi, sax
Michele Bianchi, chitarra
Michele Morari, batteria
special guest : Fabrizio Bosso, tromba

 

 

About the author

Gabriele Lugli

Emiliano di origine, da anni residente nel mantovano Gabriele Lugli sin dall’età di 16 anni si interessa all’arte fotografica.
Inizialmente appassionato alla paesaggistica, si dedica in seguito a reportage di viaggio e a foto di concerti Rock e Prog per poi approdare, al jazz.
Dal 2016 la passione per questo genere musicale lo porta ad essere presente a festival, jazz club e teatri di molte città italiane.
Tra i suoi ispiratori, grandi maestri quali William Claxton, Larry Fink, Herman Leonard e l’italiano Giuseppe Pino.
È abitualmente accreditato nei più importanti festival di musica jazz come Umbria Jazz, Mantova Jazz, Locomotive Jazz, Bologna Jazz, JazzMi, Novara jazz e Padova Jazz Festival, dove nel 2019 ha esposto durante il festival una sua mostra personale allo storico Caffè Pedrocchi.
Accreditato dal 2018 a Time in Jazz nel 2020 è stato fotografo ufficiale.
Con l’Associazione Fotografi Italiani di Jazz, ha preso parte a mostre collettive come il Festival Internazionale di fotografia di Trapani, al Photofestival Milano e alla mostra presso l’Istituto Italiano di Cultura di Edimburgo. Recentemente ha esposto sue foto Jazz in mostre personali in Jazz Club emiliani come ad esempio Cantina Bentivoglio a Bologna, al Centro Candiani di Mestre e al Teatro Ristori di Verona.
Dal 2017 fa parte dei fotografi de “Il Jazz italiano per le terre del sisma” all’Aquila, progetto che ha portato alla pubblicazione di 5 libri fotografici i cui protagonisti sono esclusivamente musicisti jazz italiani.
Nel 2021 e 2022 è stato tra i 30 finalisti del concorso Jazz World Photo.

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