Dopo essere stata l’ospite internazionale del primo maggio a Roma, la cantante norvegese Aurora, è tornata nella Capitale il 3 luglio all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, in occasione del Roma Summer Fest. Aurora è un personaggio positivo, che sul palco alterna la timidezza del discorso con il pubblico alla forza espressiva del cantato, accompagnata da quattro musicisti che la seguono con batteria, chitarra, keyboards e synth: una musica capace di mischiare l’elettronica eterea alla sperimentazione folk, intrisa si echi ballabili e produzioni corali di spessore.
Lei, con indosso un vestito bianco quasi fiabesco, capelli platino e movenze da pop star, produce linee elettrizzate di folktronica dance e canzoni che trasmettono energia positiva, con picchi di emotività. Inoltre, interagisce spesso con il suo pubblico.
Un’ora e mezza di show incantevole, messo in scena da una ragazza che ha solo ventidue anni, ma è già considerata l’astro nascente del nuovo synth pop made in Nord Europa e possiede tutte le carte in regola per diventare una grande star. Il concerto è stato aperto sotto le note di “Forbidden Fruits”, seguita da “Heathens”. Il pubblico è diventato un’unica voce con canzoni come l’evocativa “Runaway” , la travolgente “Running With The Wolves” e “Queendom”, che celebra la diversità in tutte le sue forme ed è un vero e proprio inno alla libertà di essere esattamente chi ci sentiamo di essere. Infatti, Aurora, da sempre molto attiva sui diritti delle persone LGBTQ, degli emarginati e dei “freak/weirdos” come anche lei spesso si definisce, ha dedicato molti momenti della serata per ribadire l’importanza di poter esprimere sé stessi in ogni forma, invitando tutti gli spettatori, almeno durante il suo concerto, di liberarsi di tutte le etichette che si sentono affibbiate e di unirsi in un unico coro sotto il suo palco.
Aurora @ Auditorium PdM
Freak/weirdos alla riscossa con Aurora