Sound&Vision

Antonio Rigo Righetti band @ Teatro Comunale di Marano sul Panaro

Gli aneddoti e la musica di Antonio Rigo Righetti per una serata di beneficenza

Aneddoti e musica per una serata di beneficenza devoluta interamente allo stato del Togo, in Africa orientale, per aprire pozzi e scuole. Molta è stata la tristezza perché è in corso una guerra senza senso in Ucraina e le associazioni partecipanti alla serata hanno espresso il loro dissenso. Come ha fatto anche Robby Pellati il batterista che alla fine del bis si è sfogato con voce tremolante urlando “basta a questa guerra dell’uccidere gente per del gas! Ma vi sembra possibile?”.
Dopo le parole commoventi delle varie associazioni che partecipavano, la serata ha avuto un inizio insolito. Rigo arriva dalla platea con la chitarra sulle spalle come un cowboy con la sua sella cercando, in questa sala prove immaginaria, i suoi compagni con cui divide da trentasette anni le scene internazionali e loro man mano sbucavano da dietro le quinte parlandosi con disinvoltura e profonda amicizia. Ha cosi inizio il lungo viaggio, fatto di aneddoti e racconti vari, come Luciano Ligabue e La Banda si sono conosciuti, come Luciano, scendendo in cantina, chiedeva di suonare un pezzo che in quel momento aveva in testa. E ancora, filmati inediti dove si racconta quando erano dentro le cantine, foto di quando erano giovani, momenti di successo con gli stadi pieni di gente. Tra una battuta e l’altra i tre ragazzoni, si sono esibiti in brani di rock con influenze blues e brani scritti dallo stesso Rigo. Una serata piacevolmente diversa accolta da un pubblico attento e molto partecipe che ha apprezzato lo stile dei ragazzoni e la loro semplicità che spesso manca in questi contesti.

Teatro comunale di Marano sul Panaro 26.2.2022
Antonio Rigo Righetti – basso, voce e conversatore
Robby Pelatti – batteria
Mel Previte – chitarra e voce
Foto e report: Alessandro Ettore Corona

About the author

Alessandro Ettore Corona

Alessandro Corona nasce a Bassano del Grappa (VI) nel ’57. Dopo aver vissuto in varie zone del Veneto, si trasferisce a Bologna negli anni’70, seguendo tutto il movimento artistico di quel periodo; dai fumetti di A. Pazienza e N. Corona, alla musica rock britannica e americana, a quella elettronica di stampo tedesco, al cinema d’avanguardia tedesco e francese, per approdare poi alla scoperta della fotografia internazionale seguendo corsi di approfondimento e di ricerca.

Scatto per non perdere l’attimo.
Esistono delle cose dentro ognuno di noi, che vanno messe a fuoco.
Esistono cose che ci circondano e che non vanno mai perse, attimi che possono cambiare il nostro futuro; ognuno di noi ha un’anima interiore che ci spinge verso quello che più ci piace o ci interessa.
Io uso la macchina fotografica come un prolungamento del mio braccio, la ritengo un contenitore enorme per catturare tutti quei momenti che mi appartengono.
Passato e futuro si uniscono fondendosi insieme e per caratterizzare l’anima degli scatti creo una “sensazione di fatica” nella ricerca dell’immagine mettendo in condizione l’osservatore, di ragionare e scoprire sé stesso dentro l’immagine.
Trovo interessante scattare senza pensare esattamente a quello che faccio; quando scatto il mio cuore muove un’emozione diversa, sento che la mia mente si unisce con estrema facilità al pulsante di scatto della mia macchina, non esito a cercare quel momento, non tardo un solo secondo per scattare senza riflettere.
Il mio mondo fotografico è principalmente in bianco e nero, il colore non lo vedo quasi più, la trasformazione cromatica è immediata.
Non esito: vedo e scatto!
La riflessione per quello scatto, si trova in mezzo tra il vedere e lo scattare senza esitare sul risultato finale, senza perdere tempo in quel momento.
Diventa immediato per me capire se quello che vedo e che intendo scattare può essere perfetto,
non trovo difficile esprimere quello che voglio, la macchina fotografica sono io.
Ogni scatto, ogni momento, ha qualche cosa di magico, so che posso trasmettere una riflessione quindi scatto senza cercare la perfezione estetica perché nella fotografia la foto perfetta non esiste, esiste solo la propria foto.
Works:
Fotografo e grafico: Mantra Informatico (cover CD), Elicoide (cover LP)
Fotografo ufficiale: Star for one day (Facebook). Artisti Loto (Facebook)
Fotografo ufficiale: Bowie Dreams, Immigrant Songs, Roynoir, Le Sciance, Miss Pineda.
Shooting: Federico Poggipollini, Roynoir, Heide Holton, Chiara Mogavedo, Gianni Venturi, Double Power big band, Progetto ELLE, Star for one day, Calicò Vintage.
Radio: Conduttore su LookUp radio di un contenitore artistico, con la presenza di artisti.
Fotografo ufficiale: John Wesley Hardyn (Bo), Reelin’and Rocking’ (Bo), Fantateatro (Bo), Nero Factory (Bo), Valsamoggia Jazz club (Bazzano), Friday Night blues (Bo), Voice club (Bo), Stones (Vignola), il Torrione (Fe), L’officina del gusto (Bo), Anzola jazz, Castelfranco Emilia blues, Bubano blues, Mercatino verde del mondo (Bo), L’Altro Spazio (Bo), Ramona D’Agui, Teatro del Pratello (Bo), P.I.P.P.U Domenico Lannutti, Insegui L’Arte (Badolato CZ), Artedate (Mi), Paratissima Expo (To), Teatro Nuovo e club Giovane Italia(Pr), Teatro Comunale e Dehon (Bo), Teatro delle Passioni (Mo).

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