A dispetto di chi vorrebbe sminuirla, negarla, cancellarla la festa della Liberazione si impone e ripropone con forza e vitalità: continua a rappresentare tutti gli Italiani, anzi tutti quegli individui che si
riconoscono negli ideali di libertà, giustizia, equità sociale, solidarietà: valori senza tempo né confine geografico.
Scrisse Piero Calamandrei: “Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei
campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra costituzione”.
Abbiamo avuto il privilegio di chiacchierare con Adelmo Cervi che, con orgoglio e caparbietà, porta avanti la battaglia, che fu della sua famiglia, a favore della dignità, contro l’ignoranza, la dittatura, i soprusi, le disuguaglianze.
Intervista di Giovanna Musolino e Annalisa Nicastro
Montaggio video: Claudio Donatelli
Adelmo Cervi
Anpi
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Edizioni Piemme