Avrei tante di quelle cose da raccontarvi
Che voi umani non potreste neanche immaginarvi. No, non navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione,
Ma un ometto in lacrime in cerca di assoluzione,
Che, pentito, invoca della moglie e del capo il perdono
Nella speranza di riuscire a conservare il trono:
La carne poté più che l’intelletto
E nacque un estivo amoretto
Negato con veemenza e con fervore
Ma le prove smascherarono l’impostore.
Il sentimento quando sBoccia, sBoccia
Ciò nondimeno, alla fine, una gelata doccia!
Ho visto cose e non erano raggi B a balenare
Bensì treni che non si riuscivano a schiodare;
In tilt il traffico ferroviario dell’Italia tutta
Mentre chi di dovere gli auguri ai nonni twitta.
“Non è colpa mia se non sanno neanche piantare un chiodo
Io faccio il giro di tutte le sagre patrie, lavoro sodo”.
E ancora ho sentito dire a un tal generale
Che chi ha i capelli rossi non è normale.
Il tempo non è galantuomo e tutti questi momenti non si dissolveranno
Fiduciosi siamo che nuove, immense, sconfinate idiozie arriveranno.
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