Sound&Vision

Stefano Bollani @ Teatro Comunale di Vicenza

Scritto da Francesco Bettin

Tutte le fotografie sono di Roberto De Biasio

Stefano Bollani e il pianoforte sono un tutt’uno. Sarà anche banale, ma vedere un musicista così amalgamato al suo strumento è sempre un piacere perché da questa visione, anche a VIcenza ne ha scaturito qualcosa di speciale, che è andato a spiegare in sintesi la passione vera, fluente, dimostrata. Prologo della 29.ma edizione di Vicenza Jazzveramente raffinato, e prima nazionale del Piano Solo Tour, il concerto del musicista milanese a Vicenza, al teatro Comunale è stato un vero trionfo di suoni e di acclamazioni con Bollani protagonista assoluto e indiscusso, o meglio lui col suo pianoforte, appunto. Di sicuro, il pianista, probabilmente anche grazie e un allargato ormai consenso televisivo, che l’ha portato a farsi conoscere da chiunque o quasi (eh, la tv, la tv…) ha saputo fronteggiare la grande platea del teatro vicentino (un migliaio di posti), scherzando quando si doveva scherzare, suonando in maniera integerrima quando si doveva. Con rigore, divertimento, felicità palesata. Una scaletta varia, contrapposta, intransigente in certi momenti, quando la musica era in qualche modo “alta”, e lì si rispettano regole già narrate, e allo stesso tempo una serie di brani meno impegnativi, adatti a tributare il lato più leggero delle sette note. E una sinergia col pubblico, che lo ha presentato a tutti simpaticamente. Il live di Piano Solo Tour, qui in prima nazionale, ricordo, era diviso in tre parti, rispettose una dell’altra come dev’essere: la prima, fatta di ben 18 preludi per pianoforte tutti composti da Bollani stesso, dai titoli leggiadri, originali come “La betulla”; “L’esploratore”, “Giuachin”, “Pigro”, “Circo”; “Il larice”, con espressa richiesta del pianista di fronte a un’esecuzione unica, di non applaudire ogni volta, come un pubblico di musica classica, ma di concentrarsi in un unico applauso finale. La seconda parte ha visto susseguirsi una fantasiosa variazione su “La Marianna la va in campagna”, un’esecuzione preziosa di “Frame by frame” dei King Crimson, un’ironica “Vale di Fiemme”, pensata durante una vacanza…naturalmente in Val di Fiemme, in compagnia della moglie Valentina e a lei dedicata, un’altra fantasiosa e divertita variazione sul tango “La Cumparsita” (da Gerardo M. Rodriguez e dedicato a Martial Solal). Con l’ultima esecuzione, struggente e sentita, di “A banda” di Chico Buarque de Hollanda, brano che sembra sia nato malinconico, più che come marcetta allegra, e questa cosa ce l’ha ricordata proprio il Bollani. L’ultima parte del concerto ha visto il musicista giocare col pubblico, ed eseguire al piano alcune richieste estemporaneamente catturate al volo, brani come “Ghostbusters” (che ha fatto da filo conduttore, e sarà ripreso a sorpresa diverse volte, anche come intercalare tra uno e l’altro brano), “Profondo rosso”, “Over the raimbow”, persino “Heidi” e ancora “Tico tico”, e “Via con me” di Paolo Conte, suonata e bofonchiata a mo’ del cantautore astigiano, con quel suo bofonchiare di voce. Dopo i grandi, tanti applausi calorosi, Stefano Bollani è ritornato sul palco per un unico bis a più composizioni, un medley delle musiche di Nino Rota, composte per il film di Federico Fellini “ 8½ “. Una bella, grande serata. Peccato solo che il Maestro non abbia, come succede spesso, incontrato nessuno dei fans per scambiare due parole, cosa che personalmente vorrei sempre vedere. Come con il suo strumento, l’artista a mio modo di vedere dovrebbe essere un tutt’uno anche col suo pubblico, in fin dei conti sarebbe uno scambio reciproco che va a concludersi.

Si ringrazia il Teatro Comunale di Vicenza, il suo Ufficio Stampa e tutto il personale per la collaborazione

Vicenza, teatro Comunale – visto il 18.02.25  – Prima nazionale

Tutte le fotografie sono di Roberto De Biasio

STEFANO BOLLANI, SOLO ET RAFFINATO COL SUO PIANOFORTE
STEFANO BOLLANI  “Piano Solo Tour”, Vicenza, teatro Comunale, 18 febbraio 2025  –  prologo di New Conversations – Vicenza Jazz 2025 , 29.ma edizione –   Prima nazionale
Website: www.stefanobollani.com

Scaletta:

PRIMA PARTE

18 Preludi per Pianoforte – di Stefano Bollani  Edizioni Hal Leonard Europe Musica contemporanea Per Piano-Tastiera Livello intermedio

La betulla

L’esploratore

In campagna

Specchi

Il risveglio

Carovana

La decisione

Siamo tutti nella stessa squadra

Giuachin

Brasileiro

Come e perché

Una bella tribù

Pigro

Circo

Romanza

La rugiada

Buonanotte

Il larice

 

SECONDA PARTE

Variazioni su La Marianna la va in campagna (pop)

Frame by Frame (King Crimson)

Vale di Fiemme (Bollani, dedicato alla moglie Valentina)

Variazioni su La Cumparsita (da Gerardo M. Rodriguez e dedicato a Martial Solal)

A banda (Quando la banda suonò, di Chico Buarque de Hollanda)

 

TERZA PARTE

(gioco del disc-jockey con le richieste del pubblico, che sono state:)

Ghostbusters 

L’esorcista (introduzione)

Profondo Rosso 

Mi ritorni in mente

Over the Rainbow

Heidi

Tico Tico

Via con me

 

BIS:

Medley dalle musiche di Nino Rota, per il film “8½” di  Fellini

 

 

 

About the author

Francesco Bettin

Francesco Bettin nasce a Bassano del Grappa (Vicenza) nel 1962. Articolista dal 1980, comincia scrivendo e collaborando con quotidiani e riviste locali, formandosi in seguito prevalentemente su critica teatrale, esercitando anche quella cinematografica, qualche volta. Successivamente inizia a scrivere, sempre per diverse testate, anche online, di musica, facendo recensioni. Numerosissime sono le sue interviste pubblicate, da Monica Guerritore a Alessandro Haber, da Cristiano De Andrè a Laura Morante, Claudia Gerini ecc. Anche sul suo sito, olimpiainscena.it , scrive e pubblica, divulgando anche con mailing list, numerosi articoli, recensioni e interviste sia di teatro che di musica, assieme a un gruppo di fidati collaboratori. Pur avendo i requisiti non ha mai voluto diventare giornalista pubblicista.

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