Redge, giovane autore e compositore campano, ha da poco pubblicato l’Ep d’esordio intitolato Sfoghi Momentanei, prodotto dal noto producer V_Rus per l’etichetta B Music Records, distribuito da ADA Music Italy.
Cinque tracce inedite e una cover dei Verdena generano uno tsunami di suoni potenti e sinceri maturati a suon di live su diversi palchi italiani.
Appena ventenne, Redge, organizza, inoltre, da qualche anno un festival musicale a Procida, sua terra d’origine, dove nel giardino di casa, in estate, invita ad esibirsi una serie di rock band del territorio campano al fine di far conoscere la musica rock anche a coloro che abitualmente ascoltano altri generi. Nell’edizione 2024 sono passati dal Red Fest, festival di Redge, oltre quattrocento persone.
Lo abbiamo incontrato e ci siamo fatti raccontare del nuovo progetto musicale e del suo rapporto con la musica.

Sfoghi Momentanei è il tuo EP d’esordio. Quando hai deciso che era il momento giusto per pubblicarlo?
Dopo anni di bozze e milioni di demo, circa due anni fa ho conosciuto il mio produttore, e da lì non ci siamo più fermati. La produzione e le registrazioni hanno richiesto mesi di lavoro, ma la voglia di farlo uscire era tantissima. Non c’è stato un momento preciso in cui ho deciso di pubblicarlo, era solo questione di tempo.
Nelle tue canzoni ritroviamo spesso temi come la solitudine, la rabbia, la frustrazione. Usi la musica per esorcizzare questi stati d’animo?
Ogni canzone rappresenta un momento o un’emozione che ho vissuto. Trasformarli in musica mi ha permesso di esorcizzarli e liberarmene definitivamente.
Quali band ascolti nel tuo tempo libero?
Muse, Royal Blood, Brucherò nei Pascholi… e Mozart (che non c’entra niente, ma è così).
In Sfoghi Momentanei hai deciso di rivisitare “Chaise Longue” dei Verdena. Cosa ti ha colpito di questo brano?
La potenza sonora e l’atmosfera che trasmette. Amo i Verdena e volevo inserire una cover nel mio EP… il gioco era fatto.
Da cosa trai ispirazione per scrivere i tuoi testi?
Dalla vita quotidiana, dall’attualità e dalle disavventure.
Nonostante la tua giovane età, il tuo EP è un concentrato di pura adrenalina punk/rock. Cosa ti affascina di più di questo genere?
L’energia, la strafottenza e la carica che si sprigiona nei live… suonare dal vivo è la cosa che amo di più.

