Ci ho messo tre ore forse anche più… abbastanza veloce sono stata. A piedi nudi sulla sedia di paglia con le palme affondate e il braccio alzato brandendo lo strofinaccio profumato di spray antipolvere. Le file basse di libri presi e sbattuti tra loro direttamente alla finestra. L’ampiezza della nuvoletta di polvere che si alzava giustificava il noioso viaggio su e giù dallo scaffale. Eccolo li, i Mandarini di Simone de Beauvoir degli Struzzi Einaudi. Poi la vita di Albert Schweitzer, nell”umile edizione educativa Fabbri. Chaim Potok- Garzanti, Kundera-Adelphi (grazie a Roberto D’Agostino, chi se lo ricorda a Quelli della Notte?). Noto che ho molti Feltrinelli, in ordine alfabetico Agnello Hornby, Benni, Coe, Lessing, Pennac, Tabucchi e molti altri, come la mia amata Banana Yoshimoto.
Gli Oscar Mondadori, i piccoli tascabili dell‘Unità e della Newton Compton che si compravano in edicola. Rizzoli Guanda, Sellerio.
E poi quelli, ormai vecchi ma ancora eleganti, per bambini.
Li ho ancora nella libreria, addirittura alcuni dei miei genitori e zii. I classici per bambini Bompiani, Hoepli, Mursia, Vallardi con le avventure di Bibi la bambina del Nord e, anche, Pippi Calzelunghe.
Stamattina io non ho spolverato, ma li ho accarezzati uno per uno, sapendo che stanno invecchiando con me!
Piezz e’ core
Stamattina io non ho spolverato, ma li ho accarezzati uno per uno, sapendo che stanno invecchiando con me!