Tra Capodanno e l’Epifania sono ritornata, dopo 40 anni, nel luogo della mia infanzia dove trascorrevo lunghissime vacanze estive con la mia famiglia.
Ad aspettarmi c’era Silvana, la mia amica di allora, una bambina con la quale passavo la maggior parte del tempo ad aiutare nelle faccende di casa e dell’orto.
Montagne imponenti mi hanno riabbracciato, anche loro cambiate, me le aspettavo con mantelli bianchi più lunghi. Anch’io sono cambiata, ho meno sogni impossibili da realizzare, tante idee da far vivere e nuove coordinate familiari che oggi mi ancorano ad altri luoghi.
Ma ripercorrere questi miei antichi sentieri accarezzati da muretti di pietra grigia levigata, mi porta a rimanere in ascolto del dolce suono della malinconia.
Come non essere travolta dall’ondata di nostalgia delle persone care che non ci sono più!
Mi hanno aiutato loro, le Montagnes Valdôtaines, appena sono scesa dal treno.
Ci siamo sempre per te- mi hanno sussurrato – insieme alle anime care con cui sei stata in questi luoghi e con le persone che sempre ti accoglieranno qui con cuore sincero.
Grazie Silvana!
Montagnes Valdôtaines
Mi hanno aiutato loro, le Montagnes Valdôtaines, appena sono scesa dal treno. Ci siamo sempre per te- mi hanno sussurrato – insieme alle anime care con cui sei stata in questi luoghi.