Qualche giorno fa per il mio compleanno una mia cara amica, mi ha regalato un piccolo libro che porta il mio nome, Sylvie. Scritto da Gérard de Nerval e pubblicato nel 1853 è un testo delicato e melanconico, che profuma di un antico romanticismo. E’ un testo incorporeo, sognante, si aggira tra le illusioni del passato, tra il tempo perduto che mai più tornerà.
“Mentre ripercorro questi dettagli, mi chiedo se sono reali, o se li ho sognati”,
L’ombra dei ricordi di due amori perseguita un giovane parigino. Adrienne, la bella castellana destinata al convento e Sylvie, la paesana dagli occhi scuri, sua compagna di giochi, il suo primo amore.
“Alternativamente blu e rosa come la stella ingannevole di Aldebaran, era Adrienne o Sylvie: erano le due metà di un unico amore. Uno era l’ideale sublime, l’altro la dolce realtà”
Il giovane decide di lasciare Parigi per Loisy, un viaggio nella terra della sua infanzia per ritrovare il ricordo di un amore perduto.
Sylvie, una fanciulla del casale vicino, così fresca, così vivace, dagli occhi neri, dal profilo regolare e dalla pelle lievemente abbronzata.
Ma i suoi ricordi cristallizzati in un tempo mitico si scontrano con il passare del tempo che muta ogni cosa.
“Queste sono le chimere che incantano e sviano al mattino della vita.”
Grazie Nadia per questo piccolo e onirico libro.