Sound&Vision

Filippo Cosentino, Giuseppe Di Filippo @ Rosetum Jazz Festival

Scritto da Erminio Garotta

“Revoltune” di Filippo Cosentino, è una sorta di ode al Grunge, dove parecchi pezzi famosi di artisti che hanno fatto la storia del movimento, vengono rivisitati e riproposti per un ascolto sempre diverso

Riuscire a mettere in fila con delle parole, le sensazioni che la serata di musica “vissuta” al Rosetum jazz festival ci ha proposto è veramente difficile.
Partiamo dal Grunge. Il Grunge è stato un movimento musicale che fra la fine degli anni ottanta e i primi anni novanta ha rivoluzionato il rock. Alcune band famose ne hanno “distribuito” la filosofia e l’anima a piene mani; due nomi per un esempio, ma non sono le sole band che sono state “contagiate”, i Nirvana e i Pearl Jam.
Bene, abbiamo collocato il movimento, che è bene ricordarlo, ha influenzato, e ancora lo fa, moltissimi artisti.
L’altra parola che possiamo usare è ipnotico. E’ caratteristico del Grunge un percorso all’interno del pezzo che procede con fare ipnotico nelle strofe sino a esplodere con energia nei ritornelli. E così abbiamo anche, non ce ne vogliano gli artisti, spiegato, più o meno, come riconoscere un pezzo Grunge.
Poco sopra di diceva che molti gruppi sono ancora influenzati da questo stile musicale, e Filippo Cosentino, chitarrista affermato con parecchi progetti discografici al suo attivo, ha voluto portare alla luce un lavoro improntato su questo stile. il suo ultimo lavoro, “Revoltune”, è una sorta di ode al Grunge, dove parecchi pezzi famosi di artisti che hanno fatto la storia del movimento, vengono rivisitati e riproposti per un ascolto ancora diverso. I due musicisti ci hanno ipnotizzato, ci hanno lasciato senza la possibilità di capire quale fosse il pezzo originale, se non per qualche riff o qualche nota distintiva, sono riusciti nel loro intento, far capire quanto questo modo di “leggere” la musica sia attuale e assolutamente godibile.
Filippo Cosentino con Giuseppe Di Filippo ai fiati hanno dato vita ad una serata di musica che nessuno si sarebbe aspettato in una rassegna votata al jazz. Ma questo non è un errore di valutazione, anzi, è stata una perla, un grande momento di musica, che difficilmente, chi frequenta il Rosetum jazz fest, si toglierà dalla mente. La direzione artistica del Rosetum Jazz fest, affidata a Lorenzo De Finti, pianista e compositore di fama internazionale, deve segnare sul proprio diario di viaggio, a questa data, un grande ed esplosivo punto a favore. Grazie per questa serata di magica musica.
Un ringraziamento allo staff del Rosetum jazz fest per averci accolto ancora una volta con grande disponibilità. Un ringraziamento agli artisti per la loro bravura e professionalità ed al centro culturale Rosetum per aver avuto ancora una volta lo spunto vincente ospitando artisti di grande livello artistico.
Articolo e Foto di Erminio Garotta

 

Filippo Cosentino “Revoltune”
The Grunge Spirit
Filippo Cosentino, chitarre, piano, elettronica, Synthosium S.Live, – Giuseppe Di Filippo, sassofoni, clarinetto

https://www.facebook.com/RosetumJazzFestival
https://www.facebook.com/centroROSETUM

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Erminio Garotta

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