CLAUDIA CANTISANI IN CONCERTO
AL TEATRO BELLO
(Via San Cristoforo 1, Milano)
DOMENICA 14 GENNAIO, ore 17.00
-GRAND OPENING: CAPPUCCIO COLLECTIVE SMOOTH-
L’accento sulle melodie e la contaminazione con influenze diverse, inclusa la disco music, diluisce ma non annulla l’impronta jazzistica, confluendo in un mood sofisticato e dalla vocazione internazionale, vicino ai parametri estetici della fusion. Cappuccio Collective Smooth vede Annina Galiano alla voce, Aris Volpe alla batteria, Andrea Iannucci al basso, al pianoforte e alla tastiera Cristina Massaro, alle percussioni Vince Suter e alla chitarra Mimmo Cappuccio. Mimmo Cappuccio inizia giovanissimo a studiare chitarra e basso elettrico; successivamente intraprende gli studi di armonia jazzistica e frequenta seminari e stage sulle tecniche di arrangiamento e composizione musicale. Inoltre, segue alcuni corsi di perfezionamento di tecnico del suono, con esperienze in USA, a Buffalo, NY, e GB, a Londra. Svolge per anni l’attività di produttore artistico e Sound Engineer in Italia e all’ Estero. Tra le produzioni e collaborazioni, su tutte: Riccardo Fogli, Gatto Panceri, Jean Michel Byron (TOTO),Giuseppina Torre, Leonardo Monteiro.
A seguire l’apertura e prima del concerto di Cantisani, intermezzo musical-letterario con il giornalista Bruno Perini, nipote di Celentano, che presenta “Memorie di zio Adriano” (Mondadori), la prima grande biografia storica del Molleggiato. Modera la discussione la giornalista Claudia Erba.
Giornalista e scrittore eclettico, Bruno Perini è nato a Milano il 21 novembre del 1950. Ha lavorato al quotidiano il manifesto per circa trent’anni come giornalista economico e giudiziario. Ha seguito per 10 anni, dal 1992 al 2002, l’inchiesta giudiziaria “Mani Pulite”.
Negli anni del manifesto ha lavorato anche come redattore al mensile Prima Comunicazione e all’agenzia Asca. Nel 2004 ha scritto il giallo Richiamo di sangue per l’editore Baldini e
Castoldi. Nel 2010 ha scritto per la Mondadori Memorie di zio Adriano, la biografia di Adriano Celentano di cui Bruno Perini è nipote, (figlio della sorella di Celentano). Attualmente il libro è edito anche in Russia. Dal 2009 al 2011 ha collaborato con il quotidiano Il Sole 24 ore e ha condotto la rassegna stampa di Radio 24. Nel 2016 ha pubblicato per la casa editrice Tralerighe il giallo Le figlie del diavolo. Nel 2016 ha sposato Maria Antonazzo, una cantante e insegnante della scuola di musica Cluster. Attualmente vive a Milano e collabora con il periodico online Informazione senza Filtro.
Claudia Cantisani, vocalist e compositrice jazz, laziale di nascita ma lucana d’adozione, ha tre album all’attivo e vanta una intensa attività concertistica. Il physique du rôle e lo smalto vocale l’hanno resa una tra le voci contemporanee più apprezzate dagli addetti ai lavori, consentendole di calcare palchi importanti, di condividere il cartellone con nomi del calibro di Tosca e Grazia Di Michele e di prendere parte a rassegne prestigiose, tra le quali il JAZZMI e la Milano Music Week 2023.
Cantisani tratta la materia sonora con libertà, trasfondendola- parafrasando Sergio Caputo- in un felicissimo Pop, jazz and love, che vive di incastri perfetti tra ricerca lessicale e melodia catchy, allure rétro e nuova modernità.
Fedele al mood swingante e jazzy, che è il suo marchio di fabbrica, Cantisani proporrà sul palco del Teatro Bello il suo ultimo lavoro, “Sabrina sul petrolio” (La Stanza Nascosta Records, 2023), che contiene- oltre al duetto omonimo con Alessandro Haber- collaborazioni con Andrea Agresti (Striscia la Notizia, Le Iene, Tale e Quale) e Sergio Caputo, già “padrino” artistico di Cantisani; sue le note di presentazione al precedente Non inizia bene neanche questo weekend.
Con l’accompagnamento al pianoforte del fedelissimo Maestro Felice Del Vecchio (coautore dei brani e storica spalla di Claudia) e di Moreno Falciani (sax, clarinetto e flauto), Cantisani proporrà inoltre alcuni brani dell’esordio Storie d’amore non troppo riuscite (Crocevia di Suoni Records, 2014) e del brillante Non inizia bene neanche questo weekend (La Stanza Nascosta Records, 2018); non mancherà qualche incursione nei repertori di Conte, Caputo e Buscaglione, particolarmente congeniali all’artista.
ll canzoniere di Claudia Cantisani si pone in una ideale linea di continuità con quella canzone jazzata- la definizione è di Pierluigi Siciliani- che è fiorita nel Belpaese negli anni ’30,’40 (Natalino Otto, Rodolfo De Angelis, Odoardo Spadaro, Fred Buscaglione, Renato Carosone, Virgilio Savona, Lelio Luttazzi, Tata Giacobetti) e che ha conosciuto negli anni una fortuna e uno sviluppo crescenti, delineando quasi un filone espressivo autonomo, caratterizzato dalla progressiva accentuazione – ad esempio con Paolo Conte e Vinicio Capossela, per citarne solo alcuni-della vis cantautorale dell’intreccio.
Per info e prenotazioni: info@teatrobello.it-3472338514